CATANIA: il resoconto del mercato estivo. Adesso parola esclusivamente al campo

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Pietro Lo Monaco e Christian Argurio

Il calciomercato estivo ha chiuso i battenti. D’ora in avanti il Catania si concentrerà solo sul rettangolo verde. Dando continuità al lavoro dello staff tecnico di Camplone, allenatore scelto per puntare alla promozione in Serie B. Se sarà la figura ideale, lo diranno i risultati prodotti lungo il percorso. L’inizio è incoraggiante, ma c’è ancora tanta strada da fare. Lo Monaco e Argurio hanno messo a disposizione del mister una squadra che – sulla carta – può recitare un ruolo da protagonista.

Vedremo se le strategie di mercato premieranno la squadra dell’Elefante. A cominciare dal portiere. Dopo tre anni, Pisseri ha cambiato aria ed il Catania punta su Furlan a protezione dei pali. Da Catanzaro alle pendici dell’Etna con furore, l’estremo difensore ben conosce la categoria e adesso sogna di strappare il pass per la B. In qualità di vice, riecco lo spagnolo Martinez mentre non è stato completato – almeno per il momento – l’iter per il tesseramento del terzo portiere Peraggini. In sostituzione di Aya, come perno della difesa Mbende potrebbe fornire le giuste risposte. Non vanta esperienza nel calcio italiano, ma giocando in Paesi europei calcisticamente importanti come Germania, Inghilterra e Olanda – oltretutto crescendo in un top club come il Borussia Dortmund – c’è da scommetterci che le potenzialità di cui dispone siano elevate. Mbende apprenderà il più velocemente possibile la lingua e, nel frattempo, lavora per allinearsi alla condizione fisica dei compagni. Per il momento Silvestri e Saporetti compongono la coppia centrale. Da migliorare l’affiatamento tra i due, con il riconfermato Esposito ed il promettente Noce in alternativa. Basteranno per fornire adeguate garanzie? Molto interessante il laterale sinistro Pinto, veloce e dotato di un buon tiro da fuori, con l’esperto Marchese pronto a sostituirlo all’occorrenza. Confermatissimo sulla destra Calapai, affiancato da un giovane in rampa di lancio: Biondi.

In mezzo al campo piena fiducia nelle doti in cabina di regia di Lodi, ben protetto dall’italo-ghanese Nana Welbeck che sembra un acquisto azzeccato per dinamismo, capacità d’interdire l’azione e farla ripartire, qualità e grinta. Dall’Oglio, sulla carta, è un lusso per la categoria. Qualcuno ha mosso delle critiche nonostante la valenza dell’acquisto, ritenendo che non avesse le caratteristiche adatte al 4-3-3 di Camplone. Il ragazzo, dal canto suo, per anni ha manifestato il desiderio di approdare in rossazzurro. Dopo avere conquistato la promozione in B con il Brescia e risolto il contratto che lo legava alle rondinelle, il trasferimento nella “sua” Sicilia ha trovato concretezza. Il centrocampista non è ancora fisicamente al top, ma vuole dimostrare di potere offrire un contributo prezioso. Il rientrante Mazzarani ha voglia di farsi perdonare il noto episodio del rigore decisivo fallito ai Play Off contro la Robur Siena. In passato è entrato spesso nel tabellino dei marcatori siglando gol pesanti per il Catania. Ci riproverà, stavolta portando i rossazzurri in Serie B. Playmaker, mezzala o esterno d’attacco: questi i ruoli che Mazzarani può ricoprire, evidenziando una duttilità tattica che potrebbe tornare molto utile. L’argentino Llama ricomincia dalla voglia di riscatto. Nel ritiro pre-campionato ha convinto Camplone a puntare anche su di lui. Vedremo se il campo gli darà ragione. Biagianti e Bucolo restano importanti punti di riferimento, dentro e fuori dal campo.

In avanti massima fiducia nelle capacità realizzative di Di Piazza e si spera nel ritorno in grande stile di Curiale, reduce da un’annata molto difficile. Inoltre il Catania è pronto a scommettere su… Catania. 38 anni e non sentirli, ha realizzato il sogno di una vita: quello di rappresentare i colori della sua città. Qualcuno ha storto la bocca per via dell’età anagrafica, ma Lele sta dimostrando di avere la grinta e l’integrità fisica di un ragazzino. Si alternerà con Sarno, altro elemento dal tasso tecnico indiscutibilmente alto che – dopo un’annata caratterizzata da problemi fisici – spera di vivere una stagione esaltante. Di Molfetta, scuola Milan, è un ulteriore tassello fortemente voluto dalla dirigenza. Non ha il gol nel sangue ma, per dare il la alle azioni offensive e mettere i compagni nelle condizioni di battere a rete, sarà certamente un valore aggiunto. Se poi riuscisse anche ad incrementare il bottino di gol in carriera, tanto meglio. L’incognita Barisic ed il classe ’96 Rossetti completano il reparto avanzato.

Chiusura finale sui movimenti in uscita. Non si è riusciti a piazzare un esubero importante, Rizzo. Idem Fornito. Per Brodic l’idea concreta sarebbe stata quella di strappare una percentuale sulla futura rivendita dall’Ascoli, ma non trovando alcuna intesa il Catania ha dovuto optare per la risoluzione del contratto. Peccato perdere a costo zero il giocatore, forse la questione si poteva gestire meglio. I giovani Milazzo, Floridia e Pecorino hanno fatto il salto in club di Serie A; segno che il Catania continua a lavorare bene in fatto di produzione giovanile. Ci piacerebbe, però, che qualche ragazzino di belle speranze in futuro riuscisse a ritagliarsi il suo spazio in Prima Squadra. Valorizzando appieno le potenzialità di ragazzi made in Catania che farebbero carte false pur di avere la possibilità di giocare per la maglia rossazzurra. Adesso però testa rivolta esclusivamente al campo, con ogni singolo componente della rosa chiamato a dare tutto per portare Catania fuori dall’inferno della C.

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