Il collega Ivan Cardia realizza il consueto editoriale per tuttoc.com. Riportiamo un estratto del focus realizzato sul girone C di Serie C:
“Al sud ne vedremo di ogni. Lì davanti c’è con merito la Ternana, ma se guardiamo alla Reggina post mercato, i calabresi fanno impressione. Chapeau al Picerno: è presto per gridare alla sorpresa, ma i risultati sono quelli. Gli stadi, in questo girone più di altri, saranno un fattore determinante. Sospendiamo il giudizio sul Catania: Camplone ha idee e gli uomini per metterle in pratica. Male il Monopoli. Non tanto per il campo, ma perché esonerare dopo due giornate taglia le gambe in partenza al progetto. Non ne facciamo una questione di nomi (stima per Rosellini e per Scienza), ma noi ci andiamo cauti nell’emettere verdetti, alle volte potrebbero farlo anche le società. Poi non entriamo nelle dinamiche di un rapporto interrotto, ma da lontano, e fermandosi al giudizio tecnico, Roselli meritava più tempo”.
“Due righe in più le spendiamo per il Bari. Perché sarà inevitabilmente la piazza più chiacchierata, perché ha una potenza di fuoco (economica) senza paragoni e l’ha spesa quasi tutta sul mercato. E perché gli scricchiolii su Cornacchini ci sono. Lasciamo da parte alcuni gesti vili: chi li commette si condanna da solo, si può criticare e anche contestare senza ridursi a tanto. Detto questo, le difficoltà e i problemi del tecnico con la squadra e la piazza nascono da lontano. Dall’anno scorso, quando il Bari ha vinto il campionato di Serie D ma non ha quasi mai convinto. Ora è stato rifatto e al tecnico va dato tempo, ma la stagione è iniziata con un rapporto sul quale la tifoseria era già parecchio scettica. E non a caso a inizio estate si erano susseguite tante voci. Per questo, Cornacchini non ha tutto il tempo che forse meriterebbe, e deve dimostrare di poter dare gioco e identità a una fuoriserie”.
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