La sconfitta di misura rimediata al “Granillo” di Reggio Calabria ha abbassato mestamente il sipario sul primo mese di campionato disputato dal Catania. Squadra dai due volti quella scesa in campo in queste prime giornate interlocutorie. Il percorso netto compiuto tra le mure amiche del “Massimino” stride decisamente con il cammino abulico in trasferta dove, eccezion fatta per l’esaltante prova d’esordio ad Avellino, la formazione rossazzurra allenata da Camplone ha rimediato soltanto figuracce al cospetto di Potenza, Monopoli e Reggina. Per di più, la goleada sul campo pugliese è maturata dopo aver ribaltato l’iniziale svantaggio, crollando nel finale di gara.
Se da un lato il Catania vanta il miglior attacco del girone con quindici reti siglate in sette partite, dall’altro deve fare i conti con i troppi gol incassati fuori casa (10). Una squadra che nelle intenzioni punta ad un campionato di vertice non può permettersi di perdere già tre volte e incassare solo colpi lontano dalle mura amiche. Il tennistico 6-3 del “Partenio” in una calda domenica di fine agosto sembra ormai un lontano ricordo, eppure è trascorso poco più di un mese da quella partita in cui gli etnei avevano dato dimostrazione di saper imporre la propria identità anche fuori casa. Adesso la trasferta di Terni mette il Catania di fronte ad un bivio, uscire senza punti dal campo dell’attuale capolista sarebbe il preludio al solito percorso ad ostacoli delle ultime stagioni.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
