Non ha mai indossato la casacca dell’Avellino ma nella regione Campania mosse i primi passi nel calcio professionistico. Cresciuto nelle giovanili del Milan, l’esterno d’attacco Davide Di Molfetta nel 2015/16 venne ingaggiato dal Benevento allenato da Gaetano Auteri con Salvatore Di Somma – attuale dirigente dell’Avellino – allora operativo nelle vesti di Direttore Sportivo. Quel Benevento visse una stagione di successo, staccando il pass per la promozione diretta in Serie B. Di Molfetta, però, fu solamente per pochi mesi un tesserato giallorosso. A gennaio, infatti, andò via e saluto così i tifosi beneventani:
“Ci tenevo a ringraziare il Benevento, la società, i tifosi, ma in primis i miei compagni di squadra che mi hanno accolto in una grande famiglia dal primo giorno che sono arrivato. In questi 5 mesi ci sono stati alti e bassi, sono sicuro che sono cresciuto come calciatore, ma soprattutto come uomo. Dispiace non avere dato il mio contributo fino in fondo, ma ho bisogno di nuovi stimoli. Vi auguro di raggiungere l’obbiettivo. Grazie”.
Esperienza, quindi, non proprio esaltante ma che permise al ragazzo di farsi le ossa. Adesso, a distanza di qualche anno, Di Molfetta ritrova Di Somma da giocatore più maturo rappresentando una piazza molto importante come Catania, con tutte le responsabilità che ne conseguono ed il pieno d’entusiasmo.
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