La sfida in famiglia caratterizzata da sette reti a Torre del Grifo ha fornito utili indicazioni quando si avvicina l’esordio in campionato con l’Avellino. La prima riguarda Kevin Biondi (nella foto, ndr). Il ragazzo catanese cresciuto nelle giovanili rossazzurre continua ad essere impiegato nel ruolo di terzino destro e, tenendo conto dell’indisponibilità di Luca Calapai causa squalifica, domenica dovrebbe toccare proprio a lui giocare dal 1′. Dopo averlo fatto positivamente in Coppa Italia, Biondi si appresta a debuttare in un campionato professionistico. Il ragazzo si sta calando nella parte, fa registrare progressi e mister Andrea Camplone ha dato il proprio benestare affinchè non lasciasse l’Etna.
Per quanto concerne il gigante camerunense Moïse Emmanuel Mbendè, in vista di domenica dovrebbero essere risolti i problemi legati al transfert. Nel frattempo continua a lavorare duramente e le prime impressioni ricavate sono positive. Sfortunato autogol a parte, ha inviato segnali positivi per senso della posizione, personalità, capacità di marcatura e precisione nei contrasti. Continuando a soffermarci sui singoli, in evidenza il sempreverde Emanuele Catania con la grinta di un ragazzino. Nana Welbeck aggressivo e dinamico, Jacopo Dall’Oglio non ancora al top della forma ma bene per qualità e quantità.
Positivo il rendimento degli esterni, da rivedere però Maks Barisic. Piuttosto imballato, dopo un lungo periodo d’inattività lo sloveno necessità fortemente di minutaggio. Lorenzo Saporetti non sempre puntuale nelle chiusure. Francesco Lodi pienamente a suo agio in cabina di regia. Cristian Llama, Rosario Bucolo e Matteo Di Piazza carichi e motivati al punto giusto. A differenza di un Fran Brodic involuto e sfiduciato, forse a seguito della decisione del club di piazzarlo altrove. Il caldo, per il resto, ha inciso non poco sulla resistenza dei giocatori messa a dura prova.
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