Parla in inglese, alla presentazione da nuovo difensore del Catania Moïse Emmanuel Mbende. Queste le sue prime parole da rossazzurro a Torre del Grifo:
“Sono qui per portare la mia esperienza. Ho giocato in Inghilterra, Germania ed Olanda. Farò del mio meglio. Vengo da un campionato molto incentrato sul gioco rispetto all’Italia dove si privilegia la difesa. Punterò sulle mie qualità difensive per dare un contributo alla causa. La filosofia del Borussia Dortmund mi ha aiutato, è stata utile per apprendere il posizionamento ed una serie di aspetti che saranno importanti ai fini degli obiettivi della squadra. Anche l’esperienza olandese ha contribuito in questo senso. Sono abituato ad essere ambizioso”.
“Capisco qualcosa in lingua italiana. Sono grato della presenza di Curiale che parla in tedesco e può aiutarmi a tradurre quando mi sfugge qualcosa, ma io voglio imparare e lo sto facendo piano piano. Ho visto come ha giocato il Catania. Abbiamo preso tre gol ad Avellino, c’è molto da lavorare ma la strada è quella giusta. Sapevo delle formazioni blasonate che partecipano a questo campionato. E’ un onore farne parte”.
“Ci sono molti calciatori a cui m’ispiro, ad esempio Boateng e Koulibaly. Sono nati con un dono speciale. Guardandoli imparo qualcosa e devo essere speciale anch’io. Le mie qualità? Credo siano gli altri a dovermi giudicare. Non penso di possedere soltanto delle grandi doti fisiche, me la cavo anche in chiave di possesso palla. A volte facciamo delle sedute extra durante gli allenamenti per migliorare quotidianamente. Ma deve partire già dal calciatore stesso l’idea di migliorarsi. Lavoro sempre per incrementare la mia condizione, ogni giorno che passa mi sento meglio. Sarà il mister a decidere quando sarà il momento che io possa aiutare la squadra”.
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