Il risultato tennistico di Avellino non è stato frutto del caso ma è arrivato al termine di una prestazione collettiva formidabile. A fare la differenza in favore della squadra guidata da Andrea Camplone è stata la qualità sugli esterni: Sarno, Di Molfetta, ma anche i subentrati Lele Catania e Mazzarani (inizialmente impiegato da mezzala, poi in posizione avanzata) sono riusciti a mantenere sempre alto il livello, persino a risultato ampiamente acquisito.
Ancora è prematuro trarre conclusioni ma in ottica futura il Catania sembra poter disporre di una batteria d’esterni di maggiore qualità rispetto alla scorsa stagione, quando la squadra plasmata da Sottil arrancava nelle proposizioni offensive, affidate per lo più a iniziative dei singoli. In attesa del rientro di Calapai, previsto per domenica, lascia ben sperare anche l’attesa coppia di terzini con Pinto che al “Partenio” ha spinto parecchio sulla propria corsia di competenza, riuscendo allo stesso tempo a garantire adeguata copertura. Promosso a pieni voti pure il debuttante Biondi, ragazzo catanese del settore giovanile che era atteso da un banco di prova importante. Il giovane non ha demeritato come terzino destro e dopo l’ottima performance in Irpinia si candida con forza al ruolo di vice-Calapai.
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