ESCLUSIVA – G. MONACO: “Giusto partire a fari spenti. Lodi un lusso per la C, confido in Welbeck. Lele Catania arma vincente”

1
2922
Gennaro Monaco

Si avvicina l’inizio del campionato di Serie C e ci siamo messi in contatto con un grande ex difensore rossazzurro, tuttora tifosissimo del Catania, Gennaro Monaco. Riflessioni sulle ambizioni etnee ed il mercato portato avanti dal club dell’Elefante, ma non solo.

Gennaro, che idea ti sei fatto di questo nuovo Catania?
“La squadra costruita sin qui mi sembra molto valida e solida. Con qualche giocatore d’esperienza in più, ma l’esperienza serve come il pane per vincere. Io ricordo sempre di avere vinto con giocatori esperti come me, Baronchelli, prima ancora Cicchetti, Bifera. Portavamo esperienza ed entusiasmo ai giovani e noi con quel pubblico incredibile in Serie C2 ci sentivamo da A. Ecco, il Catania può e deve ripartire con entusiasmo, che serve per trainare una tifoseria parecchio scoraggiata perché negli ultimi mesi ci sono state troppe dicerie. Non andava detto, ad esempio, che non ci fosse gruppo o che qualcuno non si comportasse bene all’interno dello spogliatoio. Queste cose non devono mai venire fuori. Se non ci sono armonia e rispetto in un gruppo non puoi vincere un campionato. Bisogna rispettarsi e volersi bene, noi con questi presupposti abbiamo vinto e gettato le basi per un Catania che, poi, è rimasto per tanti anni in Serie A”.

Il mercato non è ancora chiuso, ci sono dei ruoli scoperti. I tifosi farebbero bene a stare tranquilli?
“Sono sicuro che a giorni arriverà qualche difensore, non mi preoccuperei più di tanto. Capisco i tifosi che hanno tanta amarezza, in questi momenti ogni spigolo sembra una trave. Invece bisogna pensare positivo, le cose si possono aggiustare e tutto può andare nel migliore dei modi. Al di dà dell’agguerrita concorrenza per il salto di categoria nel girone C”.

A proposito di girone C, il Bari è favorito?
“E’ fuori discussione che il Bari abbia allestito uno squadrone da Serie B, grandi nomi ma nel calcio non esiste niente di scontato. Quando devi vincere per forza ci sono anche le tensioni, qualche partita la puoi sbagliare su campi ostici come Monopoli, Potenza e Lentini. Sulla panchina della Sicula Leonzio siede, peraltro, Grieco che è un grande allenatore e mio amico fraterno, molto preparato. Questo è un campionato veramente difficile ed entusiasmante. Non è detto che vinca il Bari, assolutamente. In questi anni il Catania era la squadra da battere e puntualmente è stata battuta, purtroppo. Entrano in gioco tante responsabilità, il pallone ad un certo punto pesa 4 chili. Adesso è giusto che il Catania parta a fari spenti. Poi, man mano che arrivano i primi risultati, l’entusiasmo diventa crescente e la piazza ti trascina alla vittoria. Il Catanzaro ha preso giocatori importanti come Nicastro e Martinelli. La Ternana ha speso 3-4 milioni lo scorso anno e possiede diversi elementi di categoria superiore ma avrà l’incognita di affrontare il girone meridionale. Nel sud ci sono tante trappole. La Reggina è un’altra società importante che punta a vincere. Dopo il Bari, favorito assoluto, ci sono nell’ordine Catania, Catanzaro, Reggina. Attenzione anche al Teramo ed alla classica outsider che senza pressioni può dire la sua”.

Su quali giocatori punteresti, in particolare, per trascinare la squadra?
“Io punto forte su Lodi, catanese ormai acquisito. Lui e Bucolo possono essere trainanti. Lodi ha ricevuto critiche ingenerose da qualcuno la scorsa stagione. Non è mai stato un centrocampista di corsa nemmeno ai tempi della Serie A, ma possiede tecnica ed esperienza. Servono, però, compagni di reparto che corrano per lui, supportandolo al meglio per le caratteristiche di cui dispone. Va protetto con grande corsa ed abnegazione al suo servizio. Confido in Welbeck che potrebbe essere il profilo adatto a questo tipo di lavoro. Tanti match si vincono sui calci piazzati. Avere a disposizione un elemento come Lodi, con un piedino da Serie A, è un lusso per pochi. Possiede delle qualità con il sinistro impressionanti. Lele Catania, poi, è un catanese doc che ha ottenuto tanti risultati. Quando lo incontravo sui campi mi abbracciava e ringraziava, perché per lui io ero l’emblema del Catania. Emanuele può essere un’arma vincente per esperienza e qualità. Il suo sogno di vestire il rossazzurro era insperato fino a 2-3 anni fa, ma ha avuto sempre un rendimento eccellente. La scorsa stagione ha creato non pochi grattacapi allo stesso Catania. Con 20 anni di professionismo alle spalle adesso gioca nella squadra che ama. Anche se totalizzasse dieci minuti, li farebbe alla grande. Sa di essere forte ed è catanese, questo rappresenta una marcia in più perché mette sempre qualcosa di diverso e la trasferisce agli altri”.

Cosa dice il presente di Gennaro Monaco?
“Con Edo De Laurentiis il Napoli ha sviluppato un grande progetto giovanile. La società azzurra intende realizzare una cantera di “scugnizzi”. Io faccio parte dello staff. Questa cantera avrà una grande visibilità. Personalmente mi occuperò degli under 17-18. L’obiettivo è prepararli bene tatticamente e calcisticamente, formarli a 360 gradi affinando le basi. Il nostro calcio ha bisogno di giovani che non devono perdere ambizioni ed entusiasmo”.

Si ringrazia Gennaro Monaco per la gentile concessione dell’intervista.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

1 COMMENTO

  1. Questo qui ancora pontifica sul Catania quando suo figlio ci ha piantati per il Cosenza?

Comments are closed.