Bel biglietto da visita, vincere con tre gol di scarto e sei reti in trasferta all’esordio nella Serie C 2019-2020. Ottima partenza del Catania in uno dei campionati che si preannuncia essere tra i più combattuti e difficili di sempre. E’ importante sottolineare questo aspetto, così come bisogna evidenziare a chiare lettere la continua e costante ricerca del gioco palla a terra con rapidi inserimenti centrali e laterali. Qualcosa di profondamente diverso rispetto al recente passato. L’impronta di mister Camplone si vede in questa squadra già dalle battute iniziali della stagione. Centrocampo equilibrato, squadra corta tra i reparti, manovra fluida, armonica e collettivo capace di esprimere un gioco corale molto tecnico.
Per lunghi tratti dell’incontro l’Avellino ha faticato dannatamente a contenere le sfuriate del Catania che, dal canto suo, fa benissimo a festeggiare la conquista dei primi tre punti stagionali. Bisognerà, però, lavorare ancora per migliorarsi e – soprattutto – correggere gli errori commessi. Nel contesto di una prova convincente, infatti, qualche appunto va fatto per quanto concerne lo sviluppo della fase difensiva. I tre gol concessi all’Avellino sono frutto di disattenzioni che, in altri momenti del campionato, è bene evitare.
Nella ripresa il Catania si è rilassato un pò troppo, atteggiamento non gradito a Camplone che pretende la massima concentrazione dai suoi fino al triplice fischio. Dall’Oglio, Lodi e Llama hanno composto un centrocampo ben assortito. I neo entrati Bucolo, Welbeck e Mazzarani – gol a parte – sono stati altrettanto efficaci ma, forse, nel corso della ripresa qualche equilibrio il Catania lo ha perso. Meglio evitare di correre rischi inutili in futuro. Le basi su cui poggiare, comunque, sono sicuramente buone e inducono all’ottimismo.
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