Otto gol nel campionato di recente concluso, più due realizzati rispettivamente ai Play Off ed in Coppa Italia Tim. Stagione terminata in doppia cifra per l’attaccante Alessandro Marotta, ma non è bastato per meritare la riconferma alle pendici dell’Etna. Pagando anche la tensione ed il nervosismo esplicitamente manifestati sul rettangolo verde. Eclatante l’episodio di Reggio Calabria attraverso cui Marotta ha mandato a quel paese l’allenatore, Walter Novellino, oppure i battibecchi con tifosi e raccattapalle. Non è stata, insomma, un’annata da ricordare per l’ex attaccante della Robur Siena.
Il Catania provvide al tesseramento del giocatore rimanendo colpito, in particolare, dalla prestazione offerta proprio contro i rossazzurri in occasione del Play Off del 2018. A dire il vero, però, anche l’anno precedente Marotta fu trattato dal Catania ma allora non c’erano i margini per imbastire una trattativa. Adesso si chiude il capitolo etneo con la cessione della punta napoletana al Vicenza, a titolo definitivo.
Operazione di mercato importante sul piano economico, in particolare perchè la società dell’Elefante si è liberata di un ingaggio piuttosto corposo. Ingaggio che aveva, ad esempio, scoraggiato uno dei club più importanti della C come la Triestina ad abbandonare praticamente sul nascere la trattativa. Uno stipendio piuttosto pesante, quindi, non grava più sulle casse del Catania, adesso a caccia di un sostituto all’altezza per il 4-3-3 tutta corsa, qualità e grinta immaginato da mister Camplone.
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