Il 2019 sarà l’anno della definitiva consacrazione di Mattia Rossetti? Lo abbiamo chiesto all’Avv. Daniele Sorintano che cura gli interessi del ragazzo cresciuto nel settore giovanile etneo.
Come giudica l’esperienza di Mattia alla Sicula Leonzio?
«Ritengo sia stata positiva, perchè il ragazzo è riuscito ad avere un po’ di continuità, il bilancio lo riteniamo positivo. Si è trovato bene con entrambi gli allenatori (Paolo Bianco e Vincenzo Torrente, ndr) cercando di mettersi a disposizione della squadra».
Adesso quale futuro si prospetta per il ragazzo al Catania?
«Intanto andrà in ritiro con la squadra e poi, come ogni anno, ci metteremo a disposizione della società per ascoltare il parere che hanno del ragazzo. Ovviamente noi ci auguriamo di dare il nostro contributo al Catania, perchè Mattia è cresciuto in questo club e quindi è legato a questa maglia, l’auspicio del ragazzo chiaramente è quello di poter dare il proprio apporto alla causa. Mattia ha ancora altri due anni di contratto».
Per caratteristiche tecniche, riuscirebbe ad integrarsi bene nel 4-3-3 di Camplone?
«Lui nasce attaccante esterno nel 4-3-3, giocando anche a piede invertito, fermo restando che secondo me tutti i giocatori devono mettersi a disposizione della squadra e adeguarsi a quelle che possono essere le richieste degli allenatori. Io ricordo sempre con piacere quello che disse all’epoca Cristiano Lucarelli dopo la prima settimana di ritiro, lo colpì la capacità realizzativa di Mattia».
Si ringrazia l’Avv. Daniele Sorintano per la gentile concessione dell’intervista.
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