CATANIA: da Calapai a Di Molfetta, s’incomincia ad intravedere il lavoro sugli esterni

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foto calciocatania.it

Particolare importanza mister Andrea Camplone attribuisce alla produzione del gioco sulle corsie laterali. Il tecnico pescarese, non a caso, ha espressamente richiesto alla dirigenza di mettergli a disposizione una batteria di esterni in possesso di determinate caratteristiche, funzionali al proprio credo calcistico. Fondamentale la capacità di spinta e cross, facendolo con una certa regolarità nell’arco dei 90 minuti.

Chiaramente le gambe sono ancora pesanti ma qualche positiva indicazione emerge in questo senso. Pinto, profilo molto gradito a Camplone, si conferma uno stantuffo sulla sinistra. Calapai a destra è un altro elemento funzionale al progetto tecnico, assicurando grinta e corsa in egual misura. Marchese non possiede la sgroppata dei tempi d’oro, eppure sta dimostrando di volere e potere stare in questo gruppo. La sensazione è che, al termine della sessione estiva del calciomercato, resterà lui il vice Pinto. Sull’out destro, invece, manca una reale alternativa a Calapai. Domenica è stato impiegato anche il giovane Biondi in quella posizione ma, chiaramente, malgrado l’impegno e la disponibilità ha dovuto adattarsi in un ruolo non suo.

Da sottolineare la mobilità dei centrocampisti – da Dall’Oglio a Welbeck – e degli sguscianti Di Molfetta, Manneh, Sarno, Catania, Distefano e Liguori al servizio delle punte. Queste settimane di ritiro lasciano intravedere la buona predisposizione degli esterni a spingere come piace a Camplone, fermo restando che c’è ancora tanto lavoro da fare per lubrificare gli ingranaggi.

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