È tempo di bilanci di fine anno in casa rossazzurra al termine di una stagione fallimentare, culminata con l’eliminazione dai play-off di Serie C per mano del Trapani. C’è da fare un’attenta analisi dopo aver fallito nuovamente l’assalto alla Serie B ancora dalla porta secondaria dei play-off.
All’orizzonte si prospetta l’ennesima rivoluzione, dati i risultati negativi ottenuti da mister Sottil e dal gruppo di giocatori scelti l’estate scorsa per puntare con decisione alla promozione nel campionato cadetto. Occorre una riflessione anche sulle figure professionali che andranno a comporre lo staff addetto alla preparazione tecnico-atletica, poiché nel corso dell’ultimo anno la squadra ha mostrato una condizione fisica precaria e gli atleti a rotazione hanno accusato infortuni di natura muscolare.
Al di là dei profili che faranno parte del Catania che verrà, occorre una programmazione tecnica idonea alla Serie C, categoria che richiede un modus operandi differente in quanto risorse e visibilità sono inferiori rispetto ai campionati di primo livello. La costruzione di una squadra di terza serie improntata su giocatori esperti e rinomati finora non ha dato frutti. Tra l’altro l’attuale età media della squadra rossazzurra (26 anni e 9 mesi) è la seconda più alta del Girone C dopo quella del Potenza, un dato che impone in qualche misura un’azione di ringiovanimento del roster. Servono idee chiare innanzitutto, ancor prima di scegliere il nuovo allenatore e i giocatori che saranno chiamati a sposare il progetto di rilancio del sodalizio etneo.
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