ESCLUSIVA – Gianguzzo: “Catania, puoi e devi essere protagonista di un’impresa. Mi aspetto che Sottil cambi qualcosa”

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Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com è intervenuto il catanese Santo Gianguzzo, doppio ex di Catania e Trapani. Pensiero rivolto alla semifinale di ritorno dei Play Off, in programma domenica sera al “Provinciale”, tornando anche sul 2-2 maturato all’andata. Spazio, inoltre, ai ricordi delle esperienze vissute nelle due squadre e altro ancora.

Catania e Trapani, piazze importanti in cui hai giocato…
“Certamente. Al Catania ho fatto 17 presenze. E’ stato un trampolino di lancio importante perchè ero giovane, provenivo dalla Primavera e ringrazio Sormani, un grande allenatore che ha creduto in me. Poi ci furono delle vicissitudini con il Catania che non venne ripescato. Giocai a Castrovillari e Bagheria. Successivamente Franco Proto mi volle all’Atletico Catania in C, prima di giocare a Livorno e Trapani, da calciatore maturo. Il Catania avrebbe voluto nuovamente puntare su di me, tuttavia per motivi economici non ci accordammo. Dovevo dare priorità al mio lavoro. Peccato perchè sarei tornato volentieri, sono catanese doc e tuttora tifoso del Catania. Anche se all’epoca fui un pò odiato, vedendomi i tifosi come traditore per avere vestito la maglia dell’Atletico. Trapani è un’altra bella piazza in cui sono stato. Tra l’altro andai anche a segno proprio contro il Catania. Quando vinsi 3-0 fu un momento molto bello perchè quel giorno nacque anche mia figlia. Da catanese, ovviamente, non potevo essere contentissimo però. In quella partita segnarono anche Peppe Mosca e Michele Cataldi”.

Domenica il Catania è impegnato a Trapani, cosa serve per vincere?
“Ho vissuto i Play Off e so come vanno gestiti. Serve tranquillità, non farsi prendere dal panico e dalla eccessiva euforia. Capita anche che davanti ad un pubblico assai numeroso ti senti molto sicuro di te stesso e poi tutto si capovolge. Serve serenità, prima di tutto”.

Catania 2-2 Trapani, come valuti la prestazione offerta dalle due squadre?
“Il Trapani l’ho visto molto meglio sul piano del gioco. Però queste sono partite sempre strane. Può succedere di tutto nel calcio. A volte il singolo può fare la differenza, vedi Lodi. Se il Trapani pur avendo disputato un’ottima prestazione non ha vinto, vuol dire che qualche lacuna ci sarà in casa granata. Sta di fatto che a centrocampo c’era un buco nel Catania, loro avevano il pallino del gioco ed arrivavano sempre primi sulla palla. Anche Biagianti non mi è parso brillante. A volte il Catania quando gioca con una cornice di pubblico così importante anzichè mangiarsi il campo si smarrisce. Comunque la reazione c’è stata. Con quel gol di Lodi, il Catania ha acquisito fiducia e trovato serenità, riuscendo a rimontare. Uno come lui non si può tenere in panchina secondo me. E’ un leader, dà sicurezza ai compagni che sanno di giocare con un uomo di grande esperienza al loro fianco”.

Con quale spirito dovrà scendere in campo il Catania domenica?
“Il Trapani farà la sua partita, non si cullerà del pareggio dell’andata. Potrebbe venire fuori una gara aperta e spettacolare. Il Catania deve andare là giocando da Catania. Interpretando il derby sapendo di rappresentare una grandissima piazza. Può e deve essere protagonista di un’impresa. I rossazzurri devono giocare subito per vincere, andare là e fare la partita. Anche perchè c’è un solo risultato a disposizione, la vittoria. La strada adesso è in salita perchè bisogna segnare un gol in più degli avversari. Non può fare una gara di contenimento il Catania, correndo anche qualche rischio dietro. E’ come se fosse una finale. Magari Sottil cambierà qualcosa nel modulo sorprendendo l’avversario anche attraverso qualche cambio, cercando di essere meno prevedibile possibile. Ad esempio sarei favorevole a far giocare Curiale dall’inizio. E’ anche un ex. Questo ti dà molti stimoli, nella maggior parte dei casi gli ex entrano nel tabellino dei marcatori”. 

Chi vincerà tra Catania e Trapani sarà favorito per la B?
“Ne sono convinto. Superando questo ostacolo sarà promozione in B per una delle due. Tra l’altro una formazione come il Catania si troverebbe più a suo agio affrontando una squadra tecnica e meno agonistica come il Piacenza, se questa approdasse in finale”.

Il Catania ha chiuso il campionato al quarto posto. Cosa si è sbagliato a tuo avviso?
“Non avrei effettuato il cambio di allenatore. Con Novellino in panchina le cose sono andate a peggiorare. Sono emerse delle lacune dopo le vittorie di Catanzaro e Juve Stabia. Chiaramente devi avere il tempo necessario per prendere conoscenza della squadra. A quel punto sarebbe stato meglio non esonerare Sottil. L’organico era ed è di qualità, i nomi sono importanti ma le categorie cambiano. La C è molto agonistica, si corre molto di più rispetto ad A e B. Nelle categorie superiori, invece, aumentano la tecnica e la qualità”. 

Si ringrazia Santo Gianguzzo per la gentile concessione dell’intervista.

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