Alla base degli insuccessi stagionali del Catania c’è anche la confusione generata a livello tecnico. Nè mister Sottil, nè tanto meno Walter Novellino, sono riusciti nell’intento di dare un identità definita a questa squadra.
L’estate scorsa, dopo l’eliminazione ai play-off per mano del Siena, il club etneo decise di rimpiazzare Cristiano Lucarelli con Andrea Sottil, fresco di promozione in Serie B con il Livorno. L’accordo triennale quale indicatore della volontà di costruire un progetto duraturo con il tecnico torinese.
Nelle idee iniziali di mister Sottil, il suo Catania doveva assimilare il sistema di gioco 4-2-3-1 (pur senza particolari integralismi), invece la teoria si è dovuta ben presto scontrare con la realtà dei fatti. Le richieste del tecnico in sede di calciomercato non sono state assecondate, dal profilo di un nuovo portiere passando per il trequartista e l’esterno offensivo che nelle intenzioni avrebbe dovuto riempire il vuoto lasciato da Russotto e Di Grazia. Pertanto mister Sottil ha dovuto fare di necessità virtù, riportando Lodi nel ruolo ricoperto in gioventù ad Empoli.
Dopo aver chiuso in crescendo l’anno solare 2018, sul piano dei risultati la situazione è precipitata da gennaio in poi, quando la squadra venne sconfitta a Siracusa, Trapani e Viterbo. Fatale quest’ultima per le sorti di Sottil alla guida del Catania, sostituito all’indomani dall’esperto collega Walter Novellino, il quale manifestò sin da subito la precisa volontà di impartire pochi concetti chiave da replicare successivamente in campo, soffermandosi per lo più sulla testa dei giocatori. Alla scossa iniziale post cambio tecnico sono seguite tre sconfitte in quattro gare (pesante nel punteggio il 3-0 rimediato a Reggio Calabria), facendo sì che la squadra scivolasse in classifica al quarto posto.
L’ulteriore avvicendamento tra Sottil e Novellino alla vigilia dei play-off suona come la classica mossa della disperazione. Al successo iniziale sulla Reggina la squadra non è riuscita a dar seguito, uscendo di scena a un passo dalla finale. L’amarezza è tanta per l’epilogo dell’annata appena conclusasi, pertanto occorre imparare dagli errori del passato per ripartire con forza nella prossima stagione.
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