“Vincere con almeno due gol di scarto per avere un vantaggio più o meno rassicurante in vista del match di ritorno”. Era quello che i tifosi del Catania speravano di ottenere al “Massimino”. Nel calcio, però, i calcoli finiscono spesso per essere smentiti. Ne è venuto fuori un 2-2 scoppiettante con il Catania trovatosi addirittura sotto di due reti. L’eurogol di Tulli prima, il raddoppio di Ferretti poi, avevano mortificato le aspettative di un Catania che, in tutta sincerità, ha incontrato notevoli difficoltà. Si pensava ad una formazione granata in deficit sul piano atletico, non avendo acquisito il rodaggio del Catania dopo un lungo mese di sosta. Invece la squadra di Italiano ha sorpreso i rossazzurri proprio sul piano del ritmo. Per almeno 60 minuti i i giocatori del Trapani correvano come un gruppo di indemoniati. Tanta corsa e grinta, sovrapposizioni, possesso palla, verticalizzazioni, ripartenze ficcanti ed efficaci, gioco fluido. Catania in bambola per lunghi tratti della partita. Notevole, inoltre, l’intensità dei centrocampisti e, in generale, la personalità che i granata hanno evidenziato in un’atmosfera da brividi con circa 20mila spettatori sugli spalti. Onori e meriti al Trapani che ha disorientato un Catania lento, prevedibile, impreciso e poco incisivo.
Il Trapani è riuscito a disinnescare le bocche di fuoco rossazzurre. Poi, con l’ingresso in campo di Lodi, è cambiato completamente il volto della partita. Il Catania timido ed impacciato dei precedenti minuti ha acquisito coraggio e fiducia. La velocità di Manneh e Baraye ha contribuito a rimettere in moto la macchina etnea, alimentandola con un motore a propulsione maggiore. La magia di Lodi al 72′ ha fatto tornare in mente una delle geniali pazzie di un certo Mascara da Caltagirone: la rete da centrocampo a Palermo nel 2009. Lodi, nello specifico, ha visto il portiere fuori dai pali e non ci ha pensato due volte a calciare in porta. Un gol straordinario, capace di rivitalizzare squadra e tifosi. Il fato ha voluto che fosse una serata da incorniciare per il centrocampista napoletano. Così, lo stesso, si è incaricato anche della battuta del penalty che è valso il 2-2 della speranza. Il pareggio sa di occasione sprecata per il Trapani e, paradossalmente, di risultato positivo per il Catania. A conferma che fare calcoli non è molto utile. Ci sono altri 90′ da giocare ed il discorso qualificazione è ancora apertissimo. I granata hanno dato una prova di forza, ma il Catania ha dimostrato di essere vivo e può sfruttare i punti deboli di un Trapani che, in difesa, è parso vulnerabile. I giochi sono aperti, la qualificazione si deciderà al “Provinciale” dove chi commetterà il minor numero di errori riuscirà a strappare il pass per la finale.
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A Trapani ci Vorrà un Centrocampo di Corsa e Gamba. Sottil in questi Tre giorni dovrà Inventarsi qualcosa. Ieri sera siamo stati in Balia del Trapani per oltre Sessantacinque Minuti. Un Centrocampo Inesistente che ha fatto fare al Trapani di Tutto.
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