Giorgio Corona, Emanuele Calaiò, Matteo Di Piazza, giocatori che hanno fatto del gol la loro ragion di vita calcistica. Tre attaccanti palermitani che dopo una faticosa gavetta sono riusciti a sfondare con alterne fortune nel calcio professionistico, arrivando ad indossare la casacca rossazzurra e in alcuni casi scrivendo anche pagine importanti della storia recente del Catania.
Corona, soprannominato “Re Giorgio”, può essere considerato la bandiera del calcio siciliano, avendo militato nel corso della sua lunghissima e fortunata carriera in alcune tra le più importanti compagini isolane (Milazzo, Messina, Catania e Atletico Catania). In rossazzurro una delle parentesi più significative, coincisa con l’esordio in Serie A a 32 anni. Giocatore amato dalla piazza, la cui avventura alle pendici dell’Etna si lega a doppio filo con il ricordo dello storico campionato del ritorno in Serie A, quello della salvezza al fotofinish al “Dall’Ara” di Bologna. Dal gol al debutto a Cagliari alla serpentina nel derby, i gol-vittoria contro Reggina e Livorno, una sequenza di emozioni e gesti tecnici di assoluto valore.
Dal sapore decisamente amaro l’avventura in rossazzurro di un altro grande bomber palermitano, Emanuele Calaiò. Giunto a Catania nella torrida estate 2014 per riportare a suon di gol gli etnei in Serie A, il giocatore andò via l’anno successivo dopo il caso “Treni del gol” per accasarsi allo Spezia. Nonostante le vicissitudini che seguirono, “l’Arciere” riuscì a dare un contributo importante in termini realizzativi, siglando 18 gol in campionato (tra cui spicca il gol in rovesciata al Varese) e ricoprendo anche il ruolo di capitano dopo l’addio di Spolli.
Resta ancora tutta da scrivere invece la storia tra Matteo Di Piazza e il Catania. L’attaccante nativo di Partinico è tornato nel club che l’ha visto crescere calcisticamente dopo un aver girato a lungo lo Stivale. Quattro gol in regular season a partire da gennaio, poi la sua firma sul cammino play-off dei rossazzurri. Sempre a segno nelle tre gare di post season sin qui disputate, Catania si aggrappa al ragazzone palermitano in un percorso ancora lungo, faticoso e irto d’insidie, sperando in un epilogo a lieto fine.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***