Ultima giornata di campionato amara per il Catania. Fallito anche l’obiettivo terzo posto ed i rossazzurri non vanno oltre il pareggio contro il Rieti, sfornando una prestazione opaca, sottolineata dai fischi sonori del pubblico.
Curva Sud a sostegno e Nord silenziosa, questo è quanto accade per buona parte del primo tempo. Gli ultras presenti allo stadio “Angelo Massimino” ricordano i tifosi etnei Bomboletta e Torrone, così come il napoletano Ciro Esposito sei anni dopo la tragica serata dei fatti di Roma. Nella ripresa la Curva Nord alza la voce, in particolare contro l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco. “Direttore vattene a casa” e “Direttore pezzo di m…” sono i cori più gettonati che testimoniano il grado d’insoddisfazione.
E’ l’inizio di una vera e propria contestazione indirizzata anche verso la squadra. Evidente che il pubblico non gradisca. Sono tanti gli errori commessi, poca la grinta e lucidità in campo. Ad un certo punto lo stadio accompagna lo sterile possesso palla rossazzurro con una serie di ‘olè’. La misura è colma, i tifosi dell’Elefante sono rimasti delusi dal Catania anche stavolta, mentre sale l’ansia per l’avvicinamento dei Play Off che potrebbero raddrizzare una stagione, sin qui, avara di soddisfazioni.
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Allo stato ogni speranza è pia illusione. Potrei sperare nel miracolo se non ritenessi, e ho fatto fatica e ci è voluto tempo per ammetterlo com me stesso, che la squadra è mediocre e che Novellino non era il medico giusto. Evidenti gli errori di Lo Monaco, li ha fatti per necessità o per un’ amnata storta? Lo sa solo lui, ma le guerre inutili dichiarate a tutto e a tutti forse volevano nascondere la dura realtà in attesa di in miracolo. A titolo personale, ma dovrebbero farlo in tanti,chiedo scusa a Mister Sottil.
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