In vantaggio di una rete, a pochi minuti dal triplice fischio il Catania subisce il gol del pari. Risultato comunque utile, ma i rossazzurri avrebbero potuto affrontare il match di ritorno con ancora più serenità, sfruttando la condizione di testa di serie.
Al “Viviani” il Catania sapeva di trovare un ambiente caldissimo ed un avversario tosto che avrebbe fatto di tutto per provare a fare bottino pieno. Sottil, pertanto, ha chiesto alla squadra compattezza e ordine tattico piazzando la zampata vincente al momento opportuno. Una strategia che stava producendo i suoi frutti, con Di Piazza a segno già al 7′ ed un primo tempo in cui gli etnei hanno tenuto abbastanza bene il campo concedendo poco. Nella ripresa, però, il Catania ha abbassato il proprio baricentro badando quasi esclusivamente a difendersi. Tanto, tantissimo possesso palla evidenziato dal Potenza. Abbastanza sterile per la verità. Ma quando subisci 50 cross e l’avversario ha il costante pallino del gioco, è normale che con lo scorrere dei minuti il rischio di prendere gol aumenti in maniera considerevole. Il bunker etneo ha resistito fino al 90′, prima che il bomber potentino França trovasse un varco a disposizione per trafiggere Pisseri. Premiando il Potenza che ha sviluppato una grossa mole di gioco malgrado non abbia impensierito più di tanto il portiere.
La formazione dell’Elefante paga una ripresa fin troppo attendista ed anche le sostituzioni del tecnico di Venaria Reale sono andate verso una soluzione conservativa passando ad una linea difensiva a cinque. Nei secondi 45′ il Catania è riuscito a ripartire con efficacia solamente in un paio di circostanze, peraltro non adeguatamente sfruttate. C’è da dire, inoltre, che il Potenza ha protestato per la mancata concessione di un penalty. Il Presidente Salvatore Caiata ha gridato allo scandalo, non ricordando però che qualche istante prima Curiale era stato atterrato in piena area di rigore. Episodi dubbi, che non cambiano la sostanza di un confronto concluso con un pareggio sostanzialmente giusto. Adesso c’è pochissimo tempo per ricaricare le pile e prepararsi ad una nuova battaglia sportiva. L’1-1 tiene apertissimo il discorso qualificazione anche se l’Elefante avrà due risultati su tre a disposizione (non vige la regola del gol fuori casa che vale doppio, ndr). Il che non significa far passare il messaggio “possiamo accontentarci del pari”. Sarebbe pericoloso poichè, a questi livelli, basta una piccola disattenzione per cambiare completamente la storia di una partita.
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Non possiamo Continuare con Questa Mentalità di Chiuderci e Abbassarci e Soffrire, e che l Gol prima ho dopo lo prendi Sempre. Sottil deve Capire che questa Squadra ha un Problema ormai Cronico ed è il Centrocampo. Appena Sbagli una sola Sostituzione in quel Reparto è Notte Fonte. In questa Categoria ci Vuole Gamba e Corsa. Mi Auguro che Sottil lo abbia capito. Non mi Rendo Conto come mai questa Squadra gioca solo un Tempo.
Il lupo cambia il pelo ma non il vizio… Come si possono fare certi cambi all’insegna della più sparagnina tattica: colpire e chiudersi in difesa! Questo atteggiamento ha castigato il Catania innumerovoli volte e temo che lo castigherà ancora, anche perchè da ogni parte si fa riferimento alla prossima partita al Massimino che consentirebbe due risultati utili su tre e quest’atteggiamento non può essere assunto in considerazione proprio delle amare esperienzae fatte! Esiste un solo risultato: LA VITTORIA, altro che pareggio! altrimenti l’insicura formazione rossazzurra diventa anche impacciata e addio sogni di gloria.
Colpire e rintanarsi nella propria area di rigore, cedendo il centrocampo agli avversari e sostituendo gli attaccanti più pungenti con centrocampisti, difensori o inutili attaccanti, tenendo fuori elementi come Manneh che, oltra a dare una notevole spinta con i suoi scatti e la padronanza della palla, cose che creano la superiorità numerica in avanti, tenendo pressati gli avversari almeno trenta metri più indietro, è veramente un suicidio. Spero che non si ripetano ancora questi errori letali.
Altro che risultato utile, ieri si è gettata alle ortiche una fetta di qualificazione. Sottil, svegliati! Vedrai che il Pitenza non verrà a Catania per una passeggiata e il tuo atteggiamento difensivistico potrebbe diventare un vero e proprio suicidio!!!!!
C’è qualcuno che definirebbe il mio precedente post “della serie: siamo tutti allenatori!” a questi tali rispondo che non siamo allenatori ma attenti osservatori che fanno funzionare la logica. Semmai saremmo dei tattici (allenatore è altra cosa) ma non assumo neanche questa qualità. Io definisco quanto sopra semplice buon senso.
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