Non solo le note vicende che hanno caratterizzato la Serie C con squadre ritiratesi a metà campionato, chi fino a pochi giorni fa ha recuperato partite valide per il girone d’andata (Catanzaro-Viterbese), chi ha conquistato la promozione in terza serie sul campo (Picerno) ma sul più bello si è visto infliggere tre punti di penalizzazione che rischiano di mettere in discussione il primato in D. E tuttora l’Avellino chiede la riammissione in cadetteria, mentre siamo ancora in attesa di novità dal TAR Lazio relativamente ai mancati ripescaggi estivi. L’elenco è lungo, potremmo proseguire all’infinito.
Anche in Serie B non mancano i problemi. Dopo che il Presidente Mauro Balata ha portato avanti una lunga e decisa battaglia per cambiare drasticamente le carte in tavola componendo il format a 19 squadre con il benestare dell’allora Commissario FIGC Roberto Fabbricini, adesso che la stagione volge al termine si presentano situazioni alquanto spinose. Nella corsa salvezza, ad esempio, si segnala il Foggia che mira alla restituzione di qualche punto di penalizzazione dopo la discussione del ricorso presso il Collegio di Garanzia del CONI. Qualora i legali del club rossonero avessero ragione, la classifica verrebbe modificata comportando non pochi disagi.
Non è da escludere il congelamento dei Play Out nel caso in cui il verdetto dovesse slittare a metà maggio. Nei piani alti della classifica, invece, c’è apprensione per il Palermo. Nove club (Benevento, Carpi, Cremonese, Lecce, Padova, Perugia, Pescara, Venezia e Verona) hanno presentato un esposto chiedendo il giudizio immediato sull’esclusione dal campionato del Palermo a causa del deferimento per irregolarità gestionali. Situazione di pieno caos e c’è già chi teme una nuova estate caldissima sul fronte della giustizia sportiva. Il nostro calcio riuscirà in qualche modo a venirne fuori?
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