NOVELLINO: ultima carta da giocare, va ricompattato il gruppo

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Walter Novellino
foto calciocatania.it

Catania, che succede? Possono essere molteplici le cause delle difficoltà incontrate dai rossazzurri lungo il percorso. Si pensava che il cambio alla guida tecnica potesse dare una scossa alla squadra. Scossa che, inizialmente, c’è stata a giudicare dal pari in rimonta con il Potenza e, soprattutto, dal successo di Catanzaro e dall’1-0 inflitto alla capolista Juve Stabia. Sembrava che il Catania stesse ponendo le basi per realizzare – per la prima volta in questa stagione – un filotto importante di risultati. Sognando persino il raggiungimento della vetta. Reggio Calabria, in questo senso, poteva rappresentare la gara della svolta.

Purtroppo per gli etnei una svolta negativa con la squadra di Novellino crollata sotto i colpi amaranto. Un 3-0 rotondo che ha sgonfiato il Catania e determinato tanto nervosismo. Marotta che manda a quel paese l’allenatore, Curiale che si fa espellere rifilando una manata ad un avversario, nelle gare successive gesti di stizza di Di Piazza e, in generale, un atteggiamento di squadra passivo e rinunciatario. Contro il Bisceglie ci sono voluti i giovani per scuotere un gruppo che ha rischiato il clamoroso ko casalingo. A Brindisi, invece, il Catania si è adeguato ai ritmi dell’avversario che, però, a differenza dei rossazzurri ha creduto maggiormente nella conquista dei tre punti. A fine gara Llama ed il mister hanno trovato l’alibi delle condizioni penose del campo.

Per carità, il manto erboso sembrava più un campo di patate e lo stesso tecnico della Virtus Francavilla Bruno Trocini ha riconosciuto le criticità del terreno di gioco. Ma una squadra come il Catania non può ricercare alibi di questo tipo, disputando una brutta prestazione con appena due tiri in porta nell’arco dei 90′. C’è da ricompattare un gruppo depresso, ripristinare la giusta serenità. Novellino, in settimana, ha lavorato molto sulla testa dei giocatori provando a calmare gli animi e facendo sì che tutti – giovani e “anziani” – ritrovino la necessaria concentrazione con un pensiero comune: giocarsi fino in fondo l’ultima carta rimasta per accedere alla Serie B, i Play Off. Azzerando tutto.

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