Sabato si giocherà Catania-Sicula Leonzio e, per l’occasione, la redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di sentire telefonicamente il doppio ex Pino Rigoli. Particolare attenzione rivolta alle difficoltà incontrate dal Catania in questo campionato ed alle prospettive in chiave Play Off.
Juve Stabia ormai ad un passo dalla matematica promozione in Serie B, giusto così?
“La Juve Stabia sta strameritando di vincere il campionato. E’ partita forte con una squadra allestita negli ultimi tre anni mantenendo la stessa guida tecnica. Una stagione di successo, frutto di un’attenta programmazione effettuando, anno dopo anno, pochi innesti ma funzionali. C’è stata una flessione fisiologica ma alla fine ha dato il colpo di coda. Fino a qualche settimana fa parlavo di 80% di probabilità di vincere il campionato, ora le percentuali sono al 90% e contro la Vibonese le Vespe potrebbero già festeggiare”.
Molti addetti ai lavori si aspettavano un Catania sicuro protagonista. E’ rimasto deluso dalla squadra rossazzurra?
“Mi aspettavo più che altro che acquisisse una propria identità di gioco in base agli obiettivi prefissati, avendo acquistato giocatori di assoluto valore. Singolarmente sono forti, giocherebbero titolari in qualsiasi squadra e qualcuno di questi è da B. Nell’assemblarli ci sono stati però dei problemi, sia per Novellino che per Sottil. Col Bisceglie il Catania ha vinto, disputando tuttavia una pessima partita. A Brindisi brutta prestazione. Poche domeniche fa questa squadra ha battuto due formazioni di prima fascia, Catanzaro e Juve Stabia. Qual è il vero Catania allora? Il problema può essere mentale, magari non c’è continuità di rendimento nei singoli calciatori che alla prima partita giocata male vengono messi in discussione. Del resto Catania, con tutto il rispetto per Castellammare, sul piano mediatico e delle aspettative è una piazza diversa”.
A proposito del passaggio da Sottil a Novellino, come valuta questa decisione?
“La società ha fatto questa scelta. Sono sempre decisioni non belle da prendere, ma a volte si cerca di dare una scossa in un periodo negativo o, magari, il tecnico perde il controllo del gruppo. Si sa che l’unico a pagare in questi casi è l’allenatore, assolutamente un malcostume del calcio italiano questo”.
Qualche lacuna era già emersa nella prima metà del campionato, forse non è stata pienamente colmata a gennaio?
“Alla riapertura del calciomercato il Catania ha portato giocatori importanti. Di Piazza e Sarno sono stati aggiunti a Curiale, lo scorso capocannoniere del girone C. Il Catania vanta una batteria di attaccanti da fare invidia anche in Serie B. Io peraltro conosco molto bene uno di questi, Di Piazza, che con me ad Agrigento ha disputato un’ottima stagione siglando 14 reti. Già in estate il Catania aveva una rosa di notevole spessore, forte abbastanza per puntare a vincere. In molte occasioni però il Catania non ha convinto. Penso anche al primo tempo col Trapani al ‘Massimino’ nonostante la vittoria finale. Tante partite sofferte, vinte per episodi. Anche contro il Bisceglie si è vinto male. Cosa non accaduta invece con la Juve Stabia”.
Mister, che ricordi conserva di Catania 1-2 Sicula Leonzio della passata stagione?
“Sedevo sulla panchina della Leonzio. Disputammo una grande partita. A fine gara dissi che si trattò dell’unico match che non avrei mai voluto vincere, lo ribadisco. Sicuramente quest’anno la Leonzio puntava a migliorare il piazzamento finale della scorsa stagione. Sulla base degli investimenti effettuati, l’attuale classifica non rispecchia i veri valori della Leonzio che poteva benissimo arrivare tra le prime cinque. Anche a gennaio ha acquistato giocatori importanti”.
Sabato, a suo avviso, chi la spunterà tra le due squadre?
“E’ sempre un derby, una partita dura. Avrà la meglio chi la affronterà con la giusta tensione. Si prospetta un match abbastanza difficile per entrambe le squadre. Non è semplice affrontare questa Leonzio, soprattutto quando gioca fuori casa. Entrambe vengono da due sconfitte ma la Leonzio vuole raggiungere un posto nei Play Off, mentre il Catania a questo punto mira al mantenimento della terza posizione. Match di assoluto valore, da tripla secondo me. Naturalmente il Catania avrà dalla sua l’effetto Massimino, devastante per qualsiasi avversario”.
I tifosi rossazzurri però sono abbastanza arrabbiati ultimamente…
“Non sono comunque d’accordo che il ‘Massimino’ possa arrivare a sfavorire il Catania. Per me il calcio è adrenalina pura. Sono pochi gli stadi che riescono a trasmetterti la stessa spinta del pubblico di Catania. E’ normale che il tifoso pressi per la vittoria, a volte i fischi magari fanno male ma le pressioni appartengono a questo sport e noi siamo degli attori, dobbiamo sempre cercare di fare del nostro meglio”.
In tutta sincerità, questo Catania può vincere i Play Off?
“Allo stato attuale no, ma rivedendo il Catania delle vittoriose prestazioni con Catanzaro e Juve Stabia sì. Bisogna ritrovare quel Catania. Quest’anno tutte squadre saranno agguerrite ai Play Off. Cito formazioni come Monza, Feralpisalò, una tra Entella e Piacenza. Non è detto che li vinca la squadra più forte. L’importante è arrivarci bene dal punto di vista psicofisico. I giocatori di maggiore esperienza sono i primi chiamati a dare qualcosa in più per risollevare il Catania”.
Mister, in conclusione quando la rivedremo in panchina?
“Quest’anno mi sono pervenute molteplici richieste ma non ho trovato il progetto giusto. Spero in qualcosa di più concreto ed efficiente per potere tornare ad allenare al più presto”.
Si ringrazia mister Pino Rigoli per la gentile concessione dell’intervista.
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