IL CATANIA STADIO: l’editoriale del 16/o numero stagionale, “Ruggire e reagire”

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foto calciocatania.it

Verso il match con il Bisceglie

In vista di Catania-Bisceglie, il sito ufficiale rossazzurro pubblica in anteprima l’editoriale del sedicesimo numero stagionale del periodico “Il Catania Stadio”:

Ruggire e reagire        

Il Catania è chiamato a dare un segnale forte, similmente a quanto accaduto di recente contro il Catanzaro e la Juve Stabia quando si è rivelato più forte degli episodi, degli errori, dei mille “se” e “ma” del calcio: accelerare è il verbo giusto, per giungere alla vittoria 

L’errore più brutto e dannoso, all’indomani di una sconfitta, è proprio quello di lasciare l’amarezza lì, ad affondare le radici nella mente e nel cuore, nell’ingenua speranza che il malumore sparisca senza fatica, che svanisca senza un’efficace metabolizzazione. 

È necessario, invece, applicare intelligenza ed equilibrio per avere la forza di spazzare via ciò che resta di una delusione, bisogna spendere ulteriori energie per liberarsi, per sanare le ferite invisibili dell’anima sportiva. 

Esibire al momento giusto una fondamentale dote di coraggio ed una preziosa capacità di richiamare quella voglia insopprimibile di ricominciare e migliorare, nel calcio come nella vita, aiuta e propizia la rinascita. 

Il Catania deve farlo, ora, per un presente diverso ed un futuro migliore. 

Fondare fiducia: non esiste alternativa, per chi vuol difendere un sogno e dimostrare che l’obiettivo non è proprio un sogno ma una possibilità concreta e alla portata.

 Fondare fiducia vuol dire guardare il bicchiere mezzo pieno, certamente non per dirsi soddisfatti (nessuno lo è, ovviamente, con riferimento al piazzamento attuale ed ai risultati recenti) ma per capire quali sono gli spunti da valorizzare. 

Chi scrive, ad esempio, pensa ad alcuni flash dell’ultima gara e si ritrova a pensare che certe giocate possano rappresentare un esempio e uno stimolo per ricominciare, per coltivare l’autostima individuale e collettiva: non è semplice, sfidare la rabbia dopo una battuta d’arresto tra le mura amiche, ma il bel gol regolare ingiustamente annullato a Brodic sugli sviluppi del preciso cross di Marchese, il tambureggiante assalto condotto nella ripresa con le ficcanti serpentine di Sarno, il colpo di testa in tuffo di Silvestri (oggi assente per squalifica come Marotta e Curiale) che nega il gol agli avversari in prossimità della linea di porta e la parata finale di Pisseri, pur non avendo influito sul risultato di mercoledì, possono incidere sul morale in vista di questa gara. 

Certo, per riuscire a completare questa suggestiva operazione occorre tanta forza ma la forza non può mai mancare ad un giocatore del Catania, perché è stato scelto per indossare una maglia che splende in qualsiasi categoria e splende perché è il gioiello sportivo di una delle comunità più innamorate della propria squadra, espressione di una delle città più belle ed importanti in Italia. 

C’è sempre un’altra opportunità e quella che arriva è imminente: appuntamento alle 14.30 della prima domenica di un aprile iniziato con un sonno di gol infrasettimanale ma ricco di tanti altri giorni, da colorare con il più bello e prepotente dei risvegli. 

Per noi non esiste la cattiva sorte: la nostra fortuna è amare il Catania.

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