CATANIA: dalla Viterbese lezione di squadra. Uno scempio, contestazione pubblico legittima. Di chi le colpe?

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Catania Curva Nord

“La voglia è tanta in ognuno di noi per fare dimenticare questo match proseguendo un cammino molto diverso. Sono convinto che abbiamo giocatori anche caratterialmente validi per cancellare subito Reggio”. Parole utilizzate da mister Walter Novellino alla vigilia di Catania-Viterbese. Bisognava archiviare con un risultato convincente il passivo di 3-0 maturato in Calabria. Il pubblico era pronto a dare una mano sostenendo fino alla fine la squadra. Il Catania, però, non ha saputo sfruttare la spinta incessante dei tifosi adottando un approccio poco soddisfacente alla gara nel primo tempo. E’ andata meglio nella ripresa, attaccando però con poca lucidità, senza la necessaria convinzione e cattiveria agonistica. Puoi cambiare uomini e moduli in corso d’opera ma se mancano spirito di sacrificio collettivo e volontà di sputare sangue dal primo all’ultimo minuto, fai ben poco. Niente di cui scandalizzarsi se, al triplice fischio, il pubblico ti contesta al grido di “Noi odiamo i mercenari”.

Viterbese che ha impartito ai rossazzurri una lezione di squadra. Da mesi i laziali giocano praticamente senza sosta. La formazione guidata da Antonio Calabro ha raggiunto Catania in condizioni di assoluta emergenza con una decina d’infortunati ed il pieno di stress fisico e mentale. Eppure, nell’arco dei 90′, non ha mostrato alcun segno di cedimento giocando con ordine, solidità e compattezza. Onore e merito ad un avversario tosto, quadrato, ben disposto in campo che non ha lesinato sforzi combattendo con unione d’intenti. Da subito, fino al triplice fischio. Al di là dell’episodio del gol annullato a Brodic, decisione arbitrale errata come ammesso proprio dal direttore di gara, il Catania conferma di non riuscire a fornire continuità di prestazione e risultati. Non tutti, in questo gruppo, capiscono il significato d’indossare la maglia rossazzurra o, per qualcuno, assume un peso eccessivo.

Dove risiedono le colpe? Tempo fa la dirigenza ha puntato clamorosamente il dito contro quella che, in realtà, rappresenta la parte sana di Catania: i tifosi. Gli stessi tifosi che hanno oltrepassato il limite di sopportazione in questi anni sostenendo comunque la squadra nonostante la tempesta ed i continui bocconi amari. Loro per primi meritano davvero questo scempio? O forse la responsabilità dei mali del Catania ricade sui tanti giornalisti impossibilitati a svolgere attività di servizio non accreditandoli in tribuna stampa ufficialmente “per ragioni di capienza”? Stampa e tifoseria, due delle cinque componenti spesso menzionate dal Direttore Pietro Lo Monaco in ordine d’importanza e, sempre più di frequente, divenute oggetto di critica. Non è il tempo dei processi, sia chiaro, essendo ancora raggiungibile l’obiettivo stagionale della promozione in B. Forse, però, sarebbe meglio ricercare altrove la natura dei problemi che affliggono questo Catania. Attraverso una riflessione attenta ed oculata, ammettendo le proprie responsabilità a tutela di un patrimonio della città.

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1 COMMENTO

  1. Ogni Commento Ormai non ha più Senso. Abbiamo Toccato il Fondo in Tutto. Un Fallimento Totale. In Primis la Società con in Testa il Direttore che in questi ultimi Anni non è stato Capace di Fare una Programmazione Mirata e Oculata. Nomi Forti solo sulla Carta e Avanti con gli Anni, senza Attributi , Motivazioni, e senza un Minimo di Applicazione e senso di Abnegazione. D’altronde quando Vai a fare una Campagna Acquisti senza Spendere un Euro non puoi pretendere di Più, se poi ci Mettiamo anche le scelte Operate senza una Logica all’ora ci Rendiamo Conto che i Risultati Rispecchiano quanto Fatto Negativamente dalla Società. Come si fa a non Accorgersi che questa Squadra non ha un Centrocampo Forte di Quantità e Qualità. Gente che non è capace di saltare l’uomo , che non è capace di Riuscire a fare le Due Fasi. La Verità è che la Società non gli Interessa la Serie B, altrimenti nel Mercato di Gennaio Avrebbe acquistato dei Giocatori di Spessore, Vedi Strambelli, Bellomo, ed altri che si sono Accasati in altre squadre. Bisognava fare qualsiasi sforzo e già da Ottobre si Dovevano avere già in Mente gli eventuali Obiettivi da portare a Termine a Gennaio. Anche il PIÙ Profano Sapeva che con questo Centrocampo non si Andava da Nessuna parte. Grazie Direttore Lo Monaco ci Auguriamo che alla fine di questo Campionato possa Rassegnare le Proprie Dimissioni dopo questi Ultimi Due Anni Disastrosi e Fallimentari che Hanno Mortificato e Umiliato Noi Tutti Tifosi. Ai Giocatori dico Solo che Fossi per Me da Stasera li Manderei Via Da Catania, cosi la Finiamo con queste Vergognose Prestazioni. Questi Giocatori non hanno Attributi, Personalità, Carattere, Cuore, e Amore per la Maglia e di Conseguenza non ha Senso e Sperare nei Playoff. Ormai dobbiamo Solo Rassegnarci.

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