Squadra corta, compatta, aggressiva. Con poche semplici mosse Walter Novellino ha riportato il Catania sul binario giusto. L’esperto tecnico, tornato alle pendici dell’Etna dopo la parentesi da calciatore negli anni Ottanta, finora ha raccolto sette punti in tre partite, frutto di due successi ottenuti negli scontri diretti con Catanzaro e Juve Stabia e il pareggio al debutto contro il Potenza.
Chiamato in corso d’opera per sostituire Andrea Sottil, sin da subito ha cercato una linea di comunicazione con la squadra basata su pochi e semplici concetti chiave da applicare in campo la domenica. Un profilo di spessore sul piano umano e professionale, allenatore della “vecchia scuola” abituato ad accettare le sfide e lavorare con il parco giocatori a disposizione.
La squadra può ancora migliorare in fase realizzativa e al tempo stesso mantenere la solidità della linea difensiva (cinque gol in meno subiti a questo punto della stagione rispetto all’anno scorso), irrobustita dal contribuito di un ritrovato Marchese. Il cammino da percorrere è ancora lungo e irto di insidie, a cominciare dal match di Reggio Calabria, ma la sensazione è che Novellino abbia rimesso la chiesa al centro del villaggio.
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