“Speriamo che il sacrificio di Sottil produca risultati”
Ai microfoni di “Radio Studio Italia”, in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, è intervenuto telefonicamente l’ex portiere rossazzurro Armando Pantanelli. Spazio, in particolare, ad alcune considerazioni sul cambio alla guida tecnica del Catania e l’arrivo di un nuovo portiere ai piedi dell’Etna.
Novellino è un sorgente di ferro alla Nedo Sonetti, che ricordi hai di quest’ultimo quando guidò il Catania?
“In realtà io ero molto legato a Sonetti per averlo già avuto a Cagliari, sarei di parte a parlare bene di lui. Grande allenatore, ci servì molto perchè riuscimmo ad imprimere una svolta al campionato salvandoci con più tranquillità. L’auspicio è che anche Novellino aiuti il Catania a svoltare”.
Condividi la scelta di esonerare Sottil?
“A me dispiace. Con Sottil abbiamo giocato insieme, gli sono affezionato, è un amico ed ottimo allenatore. Questo non lo dico io ma i fatti. Forse però qualcosa bisognava cambiare. Esonerare l’allenatore è un malcostume mondiale, in questi casi il cambio alla guida tecnica è la cosa più semplice da fare, anche perchè sarebbe impensabile cambiare 20 giocatori. Speriamo che questo sacrificio produca risultati”.
Ti sei chiesto il perchè delle difficoltà incontrate dal Catania?
“Le aspettative ad inizio stagione erano altre, quindi anche la società ha delle colpe. Questo è innegabile. Pensare a cosa è stato o potesse essere, comunque, adesso non conta. C’è un nuovo allenatore, bisogna pedalare, rimboccarsi le maniche e dare il massimo per rivedere il Catania in Serie B”.
Il portiere Bardini neo acquisto rossazzurro, più stimoli per Pisseri?
“Potrebbe servirgli da stimolo ma c’è sempre l’altra faccia della medaglia, togliendogli magari quella serenità che aveva prima. E’ un gioco pericoloso, vedremo se questo gioco d’azzardo premierà la scelta del Catania. Matteo comunque è un ottimo portiere, ha fatto qualche errore ma nell’arco di un campionato ci sta. Io gli darei ancora fiducia”.
Come ritieni la figura di Novellino per questo Catania?
“A questo punto del campionato non c’erano molte scelte da fare. Tra i pochi tecnici disponibili, anch’io avrei puntato su un allenatore navigato come lui. Penso sia la soluzione migliore in questo momento per il Catania. Io l’ho incontrato spesso da avversario, non mi era simpaticissimo perchè allenava squadre forti (ride, ndr). E’ un profilo vincente, speriamo si adatti bene alla Lega Pro ed alla realtà catanese”.
A cosa può ambire il Catania a questo punto della stagione?
“Sono sempre una persona schietta ed obiettiva, pertanto riconosco che il primo posto ormai è andato. Cerchiamo di raggiungere la seconda posizione perchè questa darebbe grossi vantaggi in chiave Play Off. Poi è normale, la speranza è l’ultima a morire si dice. Quindi la speranza di arrivare primi c’è sempre”.
Quale partita ricordi con particolare piacere in rossazzurro?
“Penso a due gare su tutte. Sicuramente l’incontro con l’Albinoleffe tra le mura amiche che consentì al Catania di ottenere la promozione in A ma anche la permanenza nella massima categoria contro il Chievo sul neutro di Bologna. Ma ci sono anche molte altre partite rimaste impresse nella mente”.
Si ringrazia Armando Pantanelli per la gentile concessione dell’intervista.
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