In vista di Reggina-Catania abbiamo contattato il collega di ‘TuttoReggina.com’ Giovanni Cimino per approfondire le tematiche relative al campionato delle due squadre, in particolare quella amaranto, avversarie domenica pomeriggio allo stadio “Oreste Granillo”.
Ci siamo sentiti a Novembre in occasione della gara d’andata, ed era un’altra Reggina… il cambio di proprietà cos’ha determinato in termini di obiettivi ed ambizioni?
“Certamente ha cambiato tutto. Il nuovo patron Gallo ha sistemato tutte le situazioni pendenti dal versante extracampo e poi ha dotato il ds Taibi di un budget altissimo per dare alla squadra alcuni elementi di qualità importante per la categoria. La tifoseria ha accolto benissimo la nuova proprietà e solo qualche risultato così così (ma c’è anche da dire che pesa enormemente la penalizzazione) ha un pò raffreddato gli entusiasmi”.
Da Cevoli a Drago, quali cambiamenti sostanziali dal punto di vista tattico e di espressione di gioco per la Reggina?
“Forse l’unico errore che si può imputare alla gestione Gallo è proprio la scelta un pò avventata di cambiare il tecnico Cevoli che, nonostante i problemi accusati dalla squadra, viaggiava alla media di 1,5 punti a gara e aveva condotto la squadra sino al quinto posto. Il ko casalingo contro il Catanzaro, nella settimana in cui l’entusiasmo aveva raggiunto picchi d’altri tempi in città, ha persuaso il patron Gallo a cambiare lo staff tecnico. I risultati, per ora, non gli stanno dando ragione, perché la Reggina di Drago non può certamente fare paura alle big della serie C”.
Osservato il turno di riposo, gli amaranto tornano in campo per affrontare il Catania. Con quale spirito?
“Con lo spirito di chi deve vincere se vuol continuare la rincorsa ai playoff. Ma sopratutto con la necessità di dimostrare di essere squadra davvero di valore e di qualità. Per tanti aspetti, per la Reggina la gara di domenica è una sorta di finale”.
La Juve Stabia ha conosciuto il primo ko di questo campionato a Catania. Segnale d’allarme per le Vespe, oppure i giochi per il primo posto sono riaperti?
“Ci sta un calo fisiologico di una squadra che ha stradominato in lungo e in largo il torneo. Ad oggi, a mio avviso, la squadra di Caserta ha ancora dei vantaggi importanti, i tre punti a tavolino col Matera, la gara casalinga contro il Trapani, ha già osservato il turno di riposo: resta la favorita a mio avviso, anche se non brilla come ad inizio torneo”.
Novellino è una vecchia conoscenza dei tifosi della Reggina, sulla panchina amaranto deluse le aspettative nonostante una rosa competitiva sulla carta. Come mai?
“In quella stagione c’è stata troppa frenesia e voglia di risalire in serie A, ma probabilmente in quella squadra non si è formato il gruppo necessario per costruire un percorso vincente. In più la società iniziava a sentire i primi venti di quella crisi che poi l’avrebbe condotta all’oblio del fallimento. Novellino ebbe le sue responsabilità, ma di certo non superiori alle altre componenti”.
Novellino ha rimpiazzato Sottil ed il Catania ha collezionato 7 punti in 3 partite. L’ingaggio dell’allenatore irpino potrebbe segnare la svolta in casa rossazzurra?
“Novellino probabilmente ha toccato le corde giuste sotto l’aspetto psicologico, perché oggi è quello che conta di più. In così poco tempo può incidere solo sotto questo aspetto. In ogni caso va dato atto a Sottil e al suo staff di aver lavorato bene sotto l’aspetto fisico”.
Reggina, situazione infortunati e squalifiche. Chi recupera e quale potrebbe essere la formazione anti-Catania?
“Out Baclet, in dubbio Procopio, ma il quesito principale è capire come si disporrà la squadra. Drago potrebbe optare per il 4-3-1-2, con Bellomo a sostegno delle due punte. Tranne in difesa, per il resto i ballottaggi sono davvero parecchi: in rampa di lancio c’è il giovane attaccante Tassi”.
Si ringrazia il collega Giovanni Cimino per la gentile concessione dell’intervista.
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