ESCLUSIVA – Borghi: “Al ‘Ceravolo’ il fattore campo non inciderà. Catania, se batti Catanzaro e Juve Stabia discorso primo posto riaperto”

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Una cinquantina di presenze con la maglia del Catanzaro, oltre 150 indossando la casacca rossazzurra. L’ex attaccante Carlo Borghi, gradito ospite di TuttoCalcioCatania.com, rilascia alcune dichiarazioni in vista del confronto diretto tra le due squadre al “Nicola Ceravolo”:

Come arrivano psicologicamente le due squadre all’appuntamento?
“Domenica hanno avuto due battute d’arresto. Il Catanzaro ha riportato una sconfitta a Bisceglie, invece per il Catania è stato un mezzo passo falso il pareggio contro il Potenza in casa, nel giorno dell’esordio di Walter Novellino in panchina”.

A proposito di Novellino, una tua valutazione sull’ingaggio del tecnico irpino.
“A Catania fummo compagni di squadra, anche se non si trattò di un’annata eccezionale, lui era un giocatore a fine carriera ma si vedeva la sua classe. Da tecnico ha fatto grandissime cose, ultimamente forse un pò meno ma possiede spirito battagliero, carattere. E’ uno che trascina pubblico e giocatori. Per l’ambiente etneo credo sia adatto, poi saranno i risultati a parlare. Ha preso per mano la squadra da pochi giorni, diamogli un pochino di tempo”.

Tempo a disposizione che scarseggia però…
“E’ vero ma le prossime partite saranno da affrontare come finali. La squadra è all’altezza, da esterno non so bene cosa sia successo al Catania. Determinate gare sono state perse con poco mordente, senza combattere. Questo il tifoso catanese non lo accetta, i giocatori devono mettere sempre l’anima in campo”.

Blocco soprattutto mentale?
“Vedremo se Novellino riuscirà a sbloccare il Catania. Lui in qualità di tecnico ha sempre preteso il massimo dai propri giocatori, proverà a tirare fuori il carattere. Adesso l’obiettivo deve essere quello di centrare un buon piazzamento ai Play Off, in un momento in cui ogni episodio si rivela determinante. Penso al rigore fallito da Lodi contro il Potenza, o Giannone a Castellammare nel caso del Catanzaro. Questa è una fase in cui non bisogna sbagliare”.

Catanzaro e Catania, come mai così distanti dalla Juve Stabia capolista?
“Al ‘Ceravolo’ si scontrano le squadre più forti del girone secondo me. Sono attrezzate per il salto di categoria, costruite in un certo modo. I campionati però non si vincolo sulla carta. Tanti giocatori delle due compagini sono da B e non mi pare che sia stata una stagione fallimentare. In certi periodi hanno dimostrato di essere molto competitivi. Poi ci sono episodi, errori che incidono lungo il percorso”. 

Come te la immagini Catanzaro-Catania?
“La posta in palio è alta. Penso che sarà una bella gara perchè il livello tecnico delle due formazioni è molto elevato e non credo che il fattore casalingo inciderà più di tanto. Match da tripla tra due squadre che ogni domenica trovano campi caldi, visto che per qualsiasi avversario Catania e Catanzaro sono le squadre da battere. Il pareggio credo non serva a nessuna delle due, al tempo stesso la sconfitta può incidere negativamente”.

Primo posto in cassaforte per le Vespe?
“I protagonisti di Catania e Catanzaro fanno bene a crederci parlando ancora di obiettivo vetta. Ma bisogna essere onesti, in questa fase della stagione ci sono troppi punti di distacco. La Juve Stabia dovrebbe entrare in crisi. I rossazzurri però hanno ancora una partita da recuperare e la Juve Stabia da affrontare al “Massimino”. Se il Catania dovesse vincere sia a Catanzaro che contro le Vespe, lo scenario cambierebbe riaprendo il discorso”.

Secondo te in che misura si è rivelato determinante per il Catania il caos estivo dei mancati ripescaggi?
“Ormai è da tempo che il Catania punta alla B, ma vincere in C non è mai semplice. In questa stagione, poi, si sono verificati fatti inimmaginabili. Squadre che non sapevano se giocare in B o C, prima sicure di partecipare al torneo cadetto e successivamente catapultate in terza serie, compagini escluse a campionato in corso… come si è potuto permettere tutto questo? Ai miei tempi non succedevano assolutamente cose del genere. Parliamo di un altro calcio, con altri valori. Ad esempio Massimino fu un vero tifoso del Catania. Mi fa molto piacere che la gente lo ricordi sempre affettuosamente. Era una persona che ha dato tanto al Catania, presentava i suoi difetti ma sempre per amore dei colori rossazzurri. Massimino, Rozzi ed Anconetani erano all’epoca presidenti-tifosi. Oggi troppi soldi, interessi, stranieri. C’è troppo di tutto”.

Quanto tempo è passato dalla tua ultima volta a Catania?
“Io venni a fare una partita di beneficenza anni fa. Fu bellissimo dopo tanto tempo. C’era parecchio pubblico allo stadio, lo speaker scandiva il mio nome. Ho sentito ancora l’affetto della gente nei miei confronti, mi ha fatto tantissimo piacere. Ho trovato un campo completamente diverso, il tabellone… quando c’ero io ricordo le buche, l’erba alta che arrivava fino alle caviglie (ride, ndr). E poi ho visitato il Centro Sportivo Torre del Grifo Village. Fantastico. Organizzazione da Serie A”.

Si ringrazia Carlo Borghi per la gentile concessione dell’intervista.

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1 COMMENTO

  1. Davvero non finite mai….mamma mia che tristezza. Piú fallimento di cosí, eppure continuate ad andare cercando persone che vi dicono, oh si vincerete il campionato se battete il catanzaro. Bravi. Avete le stesse possbilitá che io ho di vincere la lotteria di capodanno. Illusi.

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