I rossazzurri cambiano marcia, umiltà e personalità a Catanzaro
Prima vittoria della gestione Novellino. Il secondo tempo di Catania-Potenza aveva inviato qualche segnale incoraggiante per il futuro, nonostante lo striminzito pareggio. Una settimana dopo, impegno a Catanzaro su un campo che solamente la Juve Stabia era riuscito a violare in precedenza. Giocare davanti a circa 10mila spettatori non ha intimorito l’undici di Novellino. Il mister, che prosegue meticolosamente il lavoro sulla testa dei giocatori ma anche su alcuni principi di gioco fondamentali, ha schierato al “Ceravolo” un Catania ordinato, compatto e corto tra i reparti. Il modulo scelto? Il 3-5-2. Notizia che era nell’aria e si sarebbe concretizzata solo se le condizioni di Luca Calapai fossero ritenute soddisfacenti dallo staff medico. Così è stato. Il ragazzo ha assorbito più in fretta possibile la fastidiosa contrattura che lo affliggeva.
Novellino che lo aveva già allenato con successo in passato (Modena, ndr) non ci ha pensato due volte a schierarlo dall’inizio. Impiegando Calapai come terzino fluidificante, ruolo che ne esalta le caratteristiche. Alle sue spalle un trittico niente male composto dagli inossidabili Aya, Silvestri e dall’esperto Marchese. Anche Baraye, sulla sinistra, ha risposto positivamente alla chiamata del mister. Un centrocampo folto, grintoso e guidato dalla sapiente regia di Lodi ha innescato efficacemente le punte fornendo, al tempo stesso, preziosi equilibri in chiave difensiva. Il Catania di Sottil aveva proposto in alcune circostanze le difesa a tre, non sortendo però i benefici sperati. Con Novellino al timone, invece, scopriamo che il neo allenatore rossazzurro intende puntare con decisione su questo sistema – in alcune situazioni di gioco la linea difensiva diventa a quattro – dimostratosi efficiente a Catanzaro.
Significa che, in poco tempo, s’intravede la mano del mister, il quale ha dato una scossa alla squadra trasferendole una mentalità diversa. Fino ad un paio di settimane addietro il Catania faticava dannatamente a recuperare da situazioni di svantaggio. Contro il Potenza prima, a Catanzaro dopo, è emerso invece molto chiaramente il carattere del gruppo. Per vincere in Calabria contro un avversario molto forte serviva una buona dose di umiltà e personalità, miscela perfetta che unita alla qualità dei singoli e del collettivo ha permesso ai rossazzurri d’intascare tre punti d’oro. E domenica al “Massimino” arriva la capolista Juve Stabia, ancora imbattuta in questo campionato. L’Elefante pregusta una nuova impresa, dando ulteriore slancio al proprio ruolino di marcia.
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