Nella passata stagione fu disputato al “Massimino” un infuocato Catania-Juve Stabia. Rossazzurri fortemente desiderosi di vincere all’inseguimento della vetta della classifica, ospiti alla ricerca di punti per consolidare il migliore piazzamento possibile nella griglia Play Off. Ne venne fuori una gara dai toni agonistici elevati ma poco spettacolare davanti ad un’importante cornice di pubblico. Clima accesso a fine gara con l’A.D. Pietro Lo Monaco che parlò di 0-0 contro una “Juve Stabia venuta qui per non giocare o, meglio, chiudersi ermeticamente assumendo un atteggiamento insolito e prudente”. Lo stesso Lo Monaco fu sorpreso dal fatto che Fabio Caserta e Ciro Polito, ex di turno, “prima della partita non sono venuti a salutare nessuno e se ne sono andati subito via dallo stadio senza neanche cambiarsi i vestiti”, per poi aggiungere che “evidentemente avevano la pancetta piena essendo riusciti a portare al termine il loro progetto di fermare il Catania in tutti i modi”.
Polito rispose: “Il rispetto dove sta? E il grande Lo Monaco? Se il Catania è ancora vivo nella lotta al primo posto è grazie alla Juve Stabia. Vincendo a Lecce eravamo bravi, pareggiando a Catania non più? Decidessero loro dove vincere, pareggiare o perdere! Meritiamo rispetto come tutte le squadre. Lo Monaco ce l’ha sempre con tutti, ora con la Juve Stabia. Dove sta la professionalità? Tutto assurdo quello che ho sentito. Siccome io sono rimasto molto legato alla città di Catania, vivendo 7 anni importantissimi, spero che i rossazzurri vadano in Serie B. Ma per una partita di calcio non si può perdere la dignità”.
Caserta, invece, si espresse in questi termini: “Abbiamo fatto una gara maschia, lottando ovunque come sempre. Sono state dette tante cose che ritengo fuori luogo. Qualcuno ha scritto che il sottoscritto abbia pronunciato ‘forza Lecce’ a fine partita. Non è assolutamente vero. Qualcuno ancora a distanza di anni distoglie l’attenzione sul sottoscritto dicendo falsità. Non ho avuto battibecchi con nessuno. Ci siamo parlati anche con Lodi per alcuni chiarimenti. A qualcuno, evidentemente, piace alimentare polemiche. Noi siamo stati molto educati a fine gara entrando nello spogliatoio senza fare alcun tipo di casino. Lo stesso arbitro si è complimentato con noi per la sportività, anche dopo il match. Soprattutto quando ci sono state molto provocazioni”.
Quest’anno Lo Monaco tornò a parlare di Caserta, sottolineando che “non mi pare che esprima un gioco entusiasmante. E’ giovane che imposta la squadra come fanno i vecchi allenatori. Per essere tecnico di grande spessore, una proposta di gioco migliore forse sarebbe più accettabile. La Juve Stabia gioca di attesa con una linea difensiva composta da quattro centrali bloccati. Il gioco siamo abituati a svilupparlo secondo canoni diversi. Gli sta andando di lusso”.
Puntuale la risposta del Direttore Generale delle Vespe Clemente Filippi: “Non conosco le motivazioni delle parole di Lo Monaco. Caserta è un grande allenatore e soprattutto un grande uomo, ce lo teniamo stretto. Lo Monaco pensi agli affari del Catania, non a noi, che preferiamo guardare in casa nostra”. Successivamente Polito si lasciò andare ad una battuta sulla lotta al vertice: “Catania, Catanzaro e Trapani sono le tre squadre che fino alla fine non molleranno niente e dovranno fare di tutto per mettere in difficoltà questa Juve Stabia finora mostruosa. Per ora stiamo rompendo le uova nel paniere di queste squadre. Abbiamo già fatto la frittatina con l’uovo fresco…”.
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