BARAYE: “Qui pur di litigare con l’Entella. Lo Monaco bravo, Novellino mi aiuta molto. Tatuaggio di Catania se vinco il campionato”

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Joel Baraye

Su TeleNova (canale 14 del digitale terrestre) è andata in onda la settima puntata della seconda edizione del format televisivo ufficiale Piacere Calcio Catania. E’ intervenuto, tra gli altri, il laterale sinistro Joel Baraye. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Nel 2013 sono arrivato in Italia e pensavo solo di giocare a calcio. Sono contento. Le mie esperienze italiane prima di Catania? A Brescia facevo un pò di fatica, ho esordito in B a 17 anni e successivamente andai all’Entella giocando in cadetteria ma ho fatto i conti con problemi di pubalgia. A gennaio mister Baldini mi ha voluto fortemente a Carrara accogliendomi benissimo. Non stavo ancora ben fisicamente e lui mi ha aiutato tanto, parlandomi sempre. Mi ero un pò perso, poi ho giocato e mi sono trovato benissimo sotto la sua gestione. Catania? Ho forzato io allo scopo di venire qui, l’Entella non voleva lasciarmi partire perchè aveva carenza di terzini. Ho litigato con il Direttore perchè volevo a tutti i costi il trasferimento a Catania. Del resto opportunità di questo tipo non capitano sempre. Parliamo di una grande piazza, da Serie A e con un bellissimo Centro Sportivo. Ne parlai anche con Vassallo con cui abbiamo condiviso l’esperienza di Carrara. E’ stato bello giocare per me la prima volta al “Massimino”. Vogliamo riportare Catania dove merita“.

“La musica rap è sempre la mia preferita quando gioco. Io se vedo qualcuno che molla mi fa incazzare. Penso ai miei amici che sognano di giocare a calcio e sono giù in Senegal ma poi si alzano alle 11 o alle 12. Questo non va bene. Il Senegal è un bel Paese, apertissimo e con persone gentilissime. Ho già giocato nell’Under 20. Sono cresciuto da bambino che aveva in testa sempre il pallone, casinista e rissoso in campo. Ora invece sono più tranquillo e disciplinato da quando milito in Italia. Mi manca la cucina e cultura senegalese. Anche il cibo italiano mi piace ma, con riferimento alla cucina catanese, faccio fatica. Le polpette di cavallo, ad esempio, non mi piacciono. Al contrario della pasta con le vongole”.

Lo Monaco è bravo, mi sta trattando bene. Tiene tanto ai giocatori, quando la squadra non vince capisci subito che dentro di lui vuole trasmetterti qualcosa d’importante perchè lui è un combattente. Novellino mi aiuta molto tatticamente. Ha grande esperienza, sapevo come giocasse per averlo affrontato da avversario. Cosa farei per raggiungere la B? Un tatuaggio rappresentativo di Catania, ma solo se andiamo in B direttamente. E’ più bello vincere il campionato perchè in pochi se lo aspetterebbero ma la possibilità c’è sempre”.

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