ESCLUSIVA – Scapellato: “Due sogni, rivivere il professionismo e tornare a Catania. Vibonese, Caffo e Beccaria persone splendide”

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Fabrizio Scapellato

Fabrizio Scapellato ai nostri microfoni

Catanese cresciuto nel settore giovanile del Catania a suon di gol, Fabrizio Scapellato ha indossato anche la casacca della Vibonese per due anni. La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di contattarlo telefonicamente, proprio adesso che si avvicina il fischio d’inizio di Vibonese-Catania per saperne di più sul suo presente e rivolgendo un pensiero alle due ex squadre.

Fabrizio, innanzitutto aggiornaci sul tuo presente che non si chiama più Acireale…
“Ho ricominciato a giocare disputando tre partite da titolare, quindi va tutto bene adesso. Sono ripartito dopo un anno fermo a causa d’infortuni trasferendomi a Paternò, in Eccellenza. Priorità al campo, dopo due operazioni ed un anno d’inattività è fondamentale per me giocare con continuità e lo sto già facendo. Poi a luglio vedremo il da farsi. Per adesso sono qui e spero di fare bene in una piazza importante. Abbiamo pareggiato delle gare alla nostra portata ultimamente. C’è la pressione dei tifosi, la classifica non è brillante ma speriamo di fare meglio. Sono fisicamente integro, ho bisogno di giocare altre 2-3 gare per acquisire la condizione fisica ottimale”.

Che ricordi conservi dei mister Raciti e Pulvirenti a Catania?
“Bellissimi. Adesso il primo allena il Siracusa e mi fa piacere, merita di fare strada. Siamo rimasti in contatto, capita anche che ci vediamo e mangiamo qualcosa insieme. Ottimi anche i ricordi di mister Pulvirenti. Ho vissuto bei momenti, inoltre, con i compagni a Catania rimanendo in buoni rapporti con diversi ragazzi. Sono molto amico di Di Grazia, Sessa, Rossetti e tanti altri”.

Hai un sogno nel cassetto?
“L’obiettivo è quello di ritrovare al più presto la Serie C. Non è facile perchè sono dovuto scendere di categoria a causa di varie vicende. Vorrei ritornare tra i professionisti, lo spero. Sarebbe già un sogno per me questo. Farlo a Catania con la squadra della mia città ed in cui vivo, poi, rappresenterebbe il top. Nel calcio può succedere di tutto, quindi nulla è impossibile. Ho ancora 22 anni, la speranza di tornare al Catania c’è. Io sarei rimasto a suo tempo. Dopo lo scandalo dei ‘Treni del Gol’ è cambiata la dirigenza e mi hanno svincolato. Nemmeno i dirigenti attuali mi hanno concesso l’opportunità di tornare, ma in futuro mai dire mai”.

Due anni vissuti a Vibo Valentia, sei rimasto in contatto coi vertici dirigenziali rossoblu?
“Custodisco anche qui ricordi molto positivi. Alla Vibonese è stata la mia prima esperienza lontano da casa, in due anni sono cresciuto molto. La stagione in D è stata la migliore della mia carriera finora, inoltre i rossoblu mi hanno permesso di esordire in C. Caffo ed il Direttore Beccaria sono persone splendide, mi sono trovato molto bene con loro. Capita con il Presidente che ci sentiamo. Sono persone d’oro, non è facile trovarne nel mondo del calcio”.

Veniamo a Vibonese-Catania, entrambe le squadre potranno centrare i rispettivi obiettivi?
“Faccio il tifo per loro, assolutamente. Hanno obiettivi diversi. Il Catania punta alla promozione, per la Vibonese invece quel che sta facendo è tutto di guadagnato. Io all’andata ero convinto che potesse centrare i Play Off, i risultati mi stanno dando ragione. Il Catania dicevo che se la sarebbe giocata con le altre per la conquista dei primi posti. In effetti è lì, anche se il distacco da colmare dalla Juve Stabia è notevole. Dieci punti non sono pochi, le partite a disposizione diminuiscono. C’è tuttavia una gara ancora da recuperare per il Catania. Comunque potrebbe anche essere importante chiudere almeno al secondo posto in caso di Play Off”.

Cosa è venuto a mancare al Catania e se credi che gli innesti di gennaio possano dare una mano…
“Sicuramente è mancata continuità e sono stati persi punti per strada con squadre alla portata, ma questo è il calcio. Tutti si aspettavano altre compagini in vetta, invece è saltata fuori la Juve Stabia. Da tempo in molti sosteniamo che prima o poi la prima sconfitta delle Vespe arriverà, ma intanto continuano a macinare punti e non accennano a fermarsi, prendendo autostima e consapevolezza. Se vanno avanti così è dura andarli a prendere. Sicuramente gli acquisti di gennaio possono incidere tanto comunque. Il Catania ha prelevato calciatori di categorie superiori, molto importanti che potranno dare una grossa mano. Tra questi Di Piazza, che in passato ha rilasciato alcune dichiarazioni poco gradite ai tifosi ed esultato in modo evitabile, però sono sicuro che i gol li farà e saprà farsi perdonare. Non bisogna mollare. Poi si tirano le somme alla fine, pensando a vincere le proprie gare senza concentrarsi sui risultati della Juve Stabia”.

Paradossalmente è stato un bene per il Catania uscire dalla Coppa Italia?
“Serve a poco la Coppa ma è pur sempre una competizione, dai minutaggio a chi gioca meno ma da un lato è meglio così. Il Catania avrà un calendario meno fitto di impegni e potrà concentrarsi esclusivamente sul campionato avendo ancora tutte le carte in regola per giocarsi la promozione”.

Si ringrazia Fabrizio Scapellato per la gentile concessione dell’intervista.

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