Prima puntata della seconda edizione del format televisivo ufficiale Piacere Calcio Catania. Non solo Simone Ciancio. Parla anche uno degli uomini-simbolo di questo Catania, il roccioso difensore Ramzi Aya che si racconta in un’intervista passeggiando per il Lungomare. Ecco le parole di Aya evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Sono papà di Beatrice. Avverto la responsabilità di essere padre, ma per il resto finora non ho avuto grossi cambiamenti. Sento la necessità quando non sono a casa di tornare prima possibile dalla mia famiglia. La personalità in campo è completamente diversa. Sul rettangolo di gioco sono più ‘ignorante’, a casa invece molto tranquillo. Mi piace godermi la famiglia, il mio cane, guardare un film con mia moglie, sentire l’amore dei miei affetti. Come mi descriverei? Non mi piace giudicarmi, preferisco lo facciano gli altri ma se devo citare alcuni difetti, dico innanzitutto di essere testardo. Quando mi fisso in qualcosa, la devo fare. Spesso si può sbagliare ma sono anche molto istintivo, non sempre questo è un difetto. Tendo a riflettere ma quando parte l’istinto, lo seguo”.
“Tatuaggi? Quasi tutti hanno un significato specifico, tranne uno che rappresenta più una cafonata. Un mahori sul braccio, l’ho fatto più per seguire la moda. Istintivo. Poi ne porto uno sul polpaccio contenenti le iniziali di mio nonno e mio padre. Sul polso il nome di mia nonna, un altro per mia moglie. Il bianco ed il nero sono i miei colori preferiti, indosso sempre gli stessi vestiti (ride, ndr). Di Catania mi piace più di ogni altra cosa il mare, è bello svegliarmi la mattina passeggiando per il Lungomare“.
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