CATANIA: vincere, una questione di mentalità

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Catania vs Cavese

Tempo di calciomercato, ma anche di ritrovare il feeling con il calcio giocato. In attesa di conoscere lo sviluppo delle varie trattative intavolate, oggi il Catania riprende gli allenamenti a Torre del Grifo dopo avere osservato un periodo di sosta per le festività natalizie. Il mercato consegnerà al tecnico Andrea Sottil innesti importanti e funzionali al progetto tattico rossoazzurro, finalizzati al sorpasso della capolista Juve Stabia. E’ questo l’intento del Catania, dando fondo alle proprie risorse per mettere alle spalle un avversario che, nella prima metà del campionato, non ha sbagliato un colpo. Difficile fermare la corsa degli stabiesi se continueranno a marciare con lo stesso ritmo, ma gli etnei sono pur sempre la seconda forza del girone C, con una partita in meno e lo scontro diretto con le Vespe da giocare in casa. Nove punti di differenza sono tanti, tuttavia il distacco potrebbe ridursi sensibilmente in tempi brevi.

A prescindere da quanto il livello tecnico della rosa s’innalzerà in questa sessione di calciomercato, lungo il percorso farà la differenza la mentalità attraverso cui scendere in campo. La Serie C è un campionato particolarmente insidioso, lo sappiamo. Specie nel raggruppamento meridionale accade sovente di giocare su terreni di gioco in condizioni pessime, trovando squadre agguerrite che privilegiano l’aggressività ed il contatto fisico. L’agonismo fa molte volte la differenza in questa categoria, ma se le sai abbinare la qualità allora nulla è precluso.
“Quando affronti un avversario devi dare qualcosa più di lui. Se l’avversario è più forte di te, devi correre di più… se l’avversario corre più di te, devi lottare più di lui… se lotta più di te, devi superarlo in concentrazione… e questo vale per ogni giocatore, perché la squadra è come un orologio: se si blocca un ingranaggio, l’orologio si ferma”.

Può essere utile ripartire da queste parole pronunciate da Valeri Lobanovski, uomo tra le leggende del calcio mondiale considerato l’allenatore più importante della storia del calcio sovietico ottenendo brillanti risultati. Perchè vincere nel calcio è anche e soprattutto una questione di mentalità. Sapersi calare nella realtà, adattarsi ad ogni esigenza mettendo a fuoco l’obiettivo comune: lottando tutti al servizio dei compagni per arrivare alla conquista del massimo risultato. Un blocco unico, unito per tagliare il traguardo della promozione in Serie B. Qualcosa che al Catania hanno ingiustamente tolto in estate e che deve volere riprendersi sul campo, ad ogni costo.

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