IL CATANIA SBANDA E SPRECA: la voce grossa la fa il Siracusa

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Ko inatteso, il risultato finale premia gli aretusei

Ti aspetti un Catania affamato di punti. A Siracusa, invece, la voce grossa la fanno i padroni di casa che riescono a sopperire al gap tecnico attraverso una prestazione tutto cuore e grinta. Pressing, concentrazione e massima cattiveria agonistica mettono le ali agli aretusei contro un Catania che sbaglia tanto, sbandando dietro e rivelandosi impreciso negli ultimi metri. Già dopo appena 20-30 secondi capisci che l’Elefante è atteso da un pomeriggio tutt’altro che semplice. L’errato approccio iniziale alla partita spiana la strada ai padroni di casa trascinati dal sempreverde Lele Catania, che colpisce nuovamente i rossoazzurri dopo averlo fatto all’andata. L’attaccante dimostra di avere un altro passo rispetto ai centrali difensivi catanesi. Soprattutto Esposito, parso in evidente difficoltà. C’è la reazione del Catania sia successivamente all’1-0 che dopo il raddoppio di Rizzo allo scadere del primo tempo. Crispino, però, a difesa dei pali è stato quasi perfetto parando tutto quello che si poteva parare, anche di più. Nulla ha potuto sulla punizione di Lodi a pochi minuti dal 90′, per il resto il portiere non poteva presentarsi nel modo migliore ai tifosi del Siracusa.

E’ un Catania che cresce con il passare dei minuti, ma non abbastanza per riequilibrare la gara. A centrocampo l’utilizzo a sorpresa di Carriero non sortisce l’effetto sperato. Il neo acquisto avulso dal gioco, necessita di tempo per integrarsi nei meccanismi di squadra. Serviva maggiore capacità d’imporre il proprio ritmo con costanza nell’arco dei 90′. Il Catania lo ha fatto solo a sprazzi, producendo azioni più che altro frutto di giocate individuali che collettive. Il Siracusa fa male quando riparte, trascinato dal già citato Lele Catania, a tratti straripante. Nella ripresa Sottil mette dentro tutta la batteria di attaccanti, incluso il neo acquisto Di Piazza, ma nemmeno quest’ultimo riesce ad impallinare Crispino. L’Elefante accorcia le distanze soltanto nel finale sfruttando un calcio di punizione magistrale dello specialista Lodi. Troppo poco rispetto al potenziale offensivo di cui dispone. Sulla sua strada ha trovato un Siracusa coriaceo, più aggressivo e determinato. Ne viene fuori una sconfitta inattesa che porta con sè tanti interrogativi sul futuro di una squadra dichiaratamente in lotta per la vetta ma che, oggi, dista ben 12 lunghezze. L’auspicio è che il ko maturato al “De Simone” riporti subito il Catania sulla retta via.

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1 COMMENTO

  1. Sottil, come avevo affermato il giorno del suo arrivo, era nelle gare della massima serie, quasi sempre il responsabile delle sconfitte, causa i suoi limiti tecnici.
    Oggi sta completando il suo mandato a Catania con la sue incapacità tecniche come allenatore.
    Il mio timore iniziale si sta materializzando in modo completo.
    Le responsabilità appartengono esclusivamente a chi lo ha scelto.

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