Umiltà e spirito di lotta, ripartire da qui
Può chiamarti Francesco Lodi o Marco Biagianti, ma il posto da titolare garantito non esiste. Non a Catania dove chi scende in campo deve meritare la piena fiducia del tecnico e sudare per fare parte dell’undici schierato dal 1′. Lo sa bene proprio il capitano rossoazzurro che ribadisce il concetto attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport:
“Ho vissuto la Serie A delle grandi firme, adesso in C il mondo è diverso, ma dobbiamo essere umili e lottare. Nessuno ha il posto fisso, neanche nel mondo del pallone. E’ giusto lottare e confrontarsi ogni giorno. Aumenta il livello dell’allenamento e va bene così”.
Lui, che dodici anni fa assaporò per la prima volta la Serie A da ragazzino con la maglia del Catania e, oggi, si ritrova nuovamente alle pendici dell’Etna in una categoria diversa ma con la stessa voglia di allora ed il pieno di umiltà, sempre.
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