SOTTIL: “Locatelli, hai cercato alibi. Ora vestiamoci con l’abito della C, zero ossessione da risultato. Usciamo da questa categoria con ferocia”

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Andrea Sottil

Conferenza stampa durata circa venti minuti a Torre del Grifo. Parla mister Andrea Sottil, in vista della trasferta di campionato che il Catania sosterrà a Bisceglie. Queste le parole del tecnico rossoazzurro evidenziate da ‘TuttoCalcioCatania.com’:

“A Reggio Emilia ho impiegato Barisic, Rizzo, Curiale, Silvestri… tutti giocatori che ho utilizzato tanto. Ci metto anche Bucolo, Baraye e Calapai, spesso impiegati. Angiulli e Brodic hanno giocato meno. Da tutti ho ricevuto le stesse risposte. Siamo ad un ottimo punto per quanto riguarda il livello fisico della rosa, stanno tutti bene e lo dimostrano. E’ chiaro che con tanti impegni ravvicinati utilizzerò un pò tutti puntando sulla forza del gruppo e gestendo le risorse. Ho una rosa competitiva, tengo partecipi tutti. Nei doppi ruoli ognuno con le proprie caratteristiche è giocatore importante. Ci saranno assolutamente delle rotazioni domenica”.

“In Serie A e B tranne casi isolati tipo Cosenza che hanno sospeso la partita, i terreni di gioco sono un mezzo che porta qualità. Ci alleniamo tutti i giorni su manti erbosi ottimali, sia al ‘Massimino’ che a Torre del Grifo. Le qualità delle gare casalinghe sono alte e portano tanti vantaggi soprattutto per una rosa tecnica come la nostra. La squadra forte deve sapersi adattare immediatamente alle superfici non regolari, però bisogna giocare un calcio un pò diverso. Questo è un fatto oggettivo, lo dice la categoria. Su campi tipo Matera devi giocare in un certo modo. La superficie del campo fa la differenza, soprattutto quando ti alleni quotidianamente sui nostri campi che sono bellissimi hai una percezione della miglioria enorme“. 

“Siamo in crescita, dobbiamo mentalmente fare la partita portandoci dentro il senso di non avere l’ossessione continua del risultato e di fare gol subito perchè questo può togliere serenità ed espressione di gioco, la lucidità che ti porta a giocare in maniera disinvolta come a Reggio Emilia. Serve questo tipo di equilibrio da portare in campo. Sappiamo che possibilmente dobbiamo vincerle tutte ma deve esserci sempre sana spregiudicatezza e maggiore distensione. Lavoriamo sulla difesa a quattro, abbiamo fatto anche ottime partite giocando a tre ma in queste ultime gare il campo ha detto che ritornando al 4-2-3-1 si è ritrovata una certa identità e sicurezza nelle due fasi. Tengo sempre vive più soluzioni perchè poi in partita può succedere di cambiare per necessità tattiche. L’idea è quella di continuare su una strada tattica che ci sta dando prestazioni e risultati”.

“La gara di mercoledì lascia la consapevolezza, perchè io ed ragazzi eravamo convinti di potere passare il turno. Il Catania lo meritava, lo ha detto il campo. E’ stato annullato un gol regolare, abbiamo preso due legni e peccato per i gol subiti. Potevamo stare più attenti. Il Catania aggrediva alto, ha sbagliato poco in fase di palleggio, li ha fatti correre, ha creato giocando a calcio. Lo abbiamo fatto anche in campionato, soprattutto nelle ultime gare. E’ una conferma che siamo una squadra importante e questo tipo di partita va giocata anche nel nostro campionato vestendoci, però, con l’abito della Serie C. Il Bisceglie non gioca come il Sassuolo e lo stadio nerazzurro non è il “Mapei Stadium”. Dobbiamo migliorare la nostra identità di gioco con il vestito della C. Il vestito della Coppa mettiamolo nell’armadio, ma la prestazione e mentalità deve essere quella di Reggio Emilia”.

“Il mercato non è nella mia testa. Siamo concentrati con questa rosa di qualità e competitiva a giocare queste sei partite al massimo. Il resto lo affronteremo più in là. Angiulli? Può fare anche il mediano a due, ma ogni giocatore possiede caratteristiche diverse. Giocando a due bisogna avere dei compiti ben precisi, coprire il campo, fare i raddoppi sugli esterni e centrali, alzarsi. Lui lo può fare ma è più una mezzala. Nel suo percorso ha quasi sempre fatto la mezzala offensiva con grande percussione e tiro in porta. Giocando un pò più libero da compiti difensivi secondo me, muovendosi tra le linee ed occupando gli spazi alle spalle dei centrocampisti, è più a suo agio.

Locatelli dice che il Catania ha fatto la partita della vita? Non è così. Catania è una piazza importante, una società con grande storia, che ha fatto parecchi anni di Serie A costruendo tanto ed il Centro Sportivo dimostra una programmazione dettaglia. Il Catania è andato a Reggio Emilia con la propria identità. Locatelli la prendeva poco in mezzo al campo e quindi ha cercato la via dell’alibi. Non è stata la gara della vita ma non mi importano le sue parole. Semmai oggi ho detto ai ragazzi che questo deve essere da stimolo. Venendo fuori dalla C che è una categoria che non ci compete, non è nelle corde di questa piazza e di questi straordinari tifosi che a Reggio Emilia erano presenti in 400 unità, si sentivano solo loro. Il campo, l’ambiente di Serie A devono servirci da stimolo e dare certezze. Per venire fuori da questa categoria, ripeto, dobbiamo giocare così vestendoci con l’abito della C. Domenica non vedremo il fraseggio del ‘Mapei Stadium’ ma il fraseggio del campo di Bisceglie. Queste gare devono darci slancio, dobbiamo vincere il campionato perchè la qualità ed i mezzi li abbiamo. Serve la ferocia di uscire da questa categoria“.

“De Zerbi è rimasto molto legato. Lui fa il tifo per noi, è chiaro. Dobbiamo veramente stare molto concentrati e sereni al tempo stesso. Ragioniamo una gara per volta, sappiamo di volere conquistare assolutamente la vetta. Noi oggi siamo diversi, molto più consapevoli e con un’identità precisa. Ne sono convinto. Pensiamo a noi stessi, abbiamo ancora una gara da recuperare. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare agli altri. Noi le energie dobbiamo usarle esclusivamente nelle nostre performance di campo, devo dire che i ragazzi lo stanno facendo alla grande. Giocando spesso si spendono energie fisiche e nervose, però siamo scesi in campo mercoledì ed abbiamo pernottato, mangiato e riposato quindi la squadra ha recuperato. Con la possibilità di avere cinque cambi a disposizione non si sentirà questa perdita di energie”.

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