Nicola Legrottaglie, ex difensore del Catania, manifesta tutta la propria vicinanza nei confronti del Catania a seguito del ritrovamento di una testa di maiale al “Massimino”. Questo il suo pensiero su Facebook:
“Un’offerta che non si può rifiutare. Il padrino Marlon Brando fece trovare la testa di un cavallo nel letto della persona a cui voleva imporre la propria volontà. Robe da film? Purtroppo no. È successo a Catania. Nel campo dello stadio Massimino è stata trovata la testa di maiale con occhiali, parrucca e una scritta offensiva contro l’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco. La differenza col padrino, però, c’è, ci deve essere, e va gridata: questa offerta si può e si deve rifiutare. Ho passato anni bellissimi a Catania, conosco la società e i suoi tifosi, che nulla hanno a che fare con chiunque abbia compiuto questo gesto“.
“Sono vicino all’A.D. del Catania, alla squadra e ai catanesi, perché la loro sportività non venga infangata da un singolo e isolato atto. La squadra, la città e tutto il mondo sportivo deve rifiutare anche solo di scendere a compromessi con gente del genere. Fossi il presidente della lega calcio, addirittura, farei accompagnare l’ingresso in campo di tutte le partite con un maiale, per dimostrare che l’intero sistema non si piegherà mai a simili intimidazioni, che si può uscire sconfitti dal campo, ma sempre con la testa e la coscienza alta. E, soprattutto, per invitare questi pseudo tifosi a riflettere sulla stupidità e inutilità di un gesto del genere. Forse due o tre domande sullo sport e sulla vita dovreste farvele. Magari quel maiale serve proprio a farvi ammettere: “abbiamo domande da porci””.
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