ESCLUSIVA – Caianiello (Studio 100 Tv): “Il Catania sono certo che verrà fuori ma deve calarsi nella mentalità della C. Francavilla, Play Off vero obiettivo”  

0
662
Catania vs Virtus Francavilla
Catania - Virtus Francavilla, squadre in campo nella stagione 2017-18.

Abbiamo avuto il piacere di contattare Fabrizio Caianiello dell’emittente televisiva pugliese Studio 100 Tv. Focus sul momento attraversato dalla Virtus Francavilla, il girone C e le ambizioni del Catania.

Classifica deficitaria per il Francavilla, che succede?
“Attraversa uno dei momenti più delicati dell’ultimo quinquennio. La squadra non ha il suo stadio, gioca sempre in trasferta e questo ha creato problemi negli allenamenti che vengono svolti in giro per la provincia di Brindisi. La società era molto ambiziosa e si aspettava qualcosa di più da questo inizio di campionato. Finora il cambio di allenatore non ha prodotto gli esiti sperati”. 

Giusto cambiare la guida tecnica?
“Il cambio era nell’aria perchè la squadra ad un certo punto cominciava anche a prendere troppi gol. Bisognava dare una svolta ma effettuare il cambio è stata una scelta sofferta perchè il Presidente non è solito cambiare. Basti pensare che per tre anni consecutivi ha rinnovato la fiducia, con grande successo, a mister Calabro che ha ottenuto brillanti risultati”.

Cosa è cambiato con Trocini in panchina?
“Il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2, per il resto poco o nulla. L’impressione è che la squadra sia un pò depressa. Sembra molto spaventata quando scende in campo, nelle ultime settimane il pubblico ha contestato civilmente i giocatori. E’ inconcepibile la classifica attuale per una società come la Virtus che ha allestito una rosa non da zona Play Out ma da Play Off. Questo è il vero obiettivo. Penso che sia più che altro un problema mentale. Servono punti per ritrovare morale, poi il club interverrà prepotentemente sul mercato di riparazione. Si attende il nuovo Direttore Sportivo che sarà Mariano Fernandez, pronto già a muoversi in ottica gennaio”.

Ti aspettavi questo avvio di stagione del Catania?
“Pensavo che il Catania avesse fatto tesoro dei passi falsi dello scorso anno. Ma c’è da dire che questo campionato è strano. Vedi quel che sta facendo il Rende, non era pronosticabile nemmeno il primo posto della Juve Stabia. E’ un torneo bello, avvincente ed imprevedibile. Io sono certo che il Catania uscirà da questa situazione ma deve calarsi di più nella mentalità della C con un atteggiamento consono alla categoria. A Bisceglie ha perso contro una squadra in profonda crisi, mentre ha offerto prove convincenti con squadre di categoria superiore guarda caso. Stesso discorso per la Casertana. Se non ti cali nella C è difficile uscirne, non è un caso se il Lecce ci ha messo tanti anni per abbandonare la terza serie”.

Quale formazione potrebbe opporre Trocini al Catania?
“Non è facile ipotizzare la formazione. Trocini penso stia facendo qualche esperimento. Col Catanzaro ad esempio Albertini, esterno destro puro, lo ha provato mezzala. Io mi aspetto un 3-5-2 che in realtà sarà una sorta di 5-3-2 con i due esterni di centrocampo più difensivi rispetto al solito, quindi Pastore a sinistra e Pino a destra. Il punto di forza è l’attacco. Partipilo e Sarao per assortimento e qualità sono una delle coppie migliori dell’intero girone. Anastasi, invece, secondo me è sul punto di partenza anche perchè ha trovato poco spazio finora”.

Juve Stabia destinata a durare?
“Secondo me sì dopo il suicidio di due stagioni fa. Secondo me non farà nulla nel mercato di riparazione evitando di alterare gli equilibri di uno spogliatoio perfetto. Fino alla fine si giocherà la promozione diretta ma non so se vincerà. Il Catania lo considero in corsa, però deve cambiare atteggiamento al di là dei rinforzi che arriveranno a gennaio. Giocando più da squadra di C, cercando di vincere anche in maniera sporca ma con grinta e cattiveria che sono ingredienti fondamentali in questa categoria”.

Le eccessive pressioni possono danneggiare il Catania?
“Non avere pressioni può essere un vantaggio per piazze come Rende e Francavilla, mentre nel caso del Catania rappresenta un’arma a doppio taglio. Grande pubblico, grande piazza ma chi veste la maglia rossoazzurra deve essere forte nelle contestazioni e sopportare i momenti critici trasformandoli in energia positiva. Altrimenti non è giocatore da Catania e deve cambiare casacca”.

Campionato di Serie C falsato dal caso ripescaggi?
“Campionato falsato. Completamente. L’ho sempre detto. Io sono stra-convinto che se fosse iniziato con tutte le squadre pronte a partire ad agosto oggi avremmo avuto un classifica diversa. Anche la Viterbese ha avuto problemi. Adesso sta cominciando ad ingranare dopo un inevitabile periodo di rodaggio. E’ normale che il Catania abbia gli allenamenti alterati dal fatto di dovere giocare spesso il turno infrasettimanale. Queste cose le paghi giocando ogni tre giorni”. 

Due promozioni dirette per girone è la formula migliore?
“La più logica. Con l’allargamento della B dopo lo scempio estivo ci sarebbero maggiori possibilità di salire ma non vorrei che questo diventi un’arma a doppio taglio per chi si culla un pò troppo di potere arrivare secondo. Ormai rendiamoci conto che non ci sono più le regole scritte nel calcio. Meglio arrivare primi e poi si pensa. Quello che è successo al Catania è qualcosa di vergognoso, veramente”.

Si ringrazia il collega Fabrizio Caianiello per la gentile concessione dell’intervista.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***