ESCLUSIVA – Biondi: “Catania, giochi ancora aperti. Bei ricordi in rossoazzurro l’udienza dal Papa ed alla Leonzio quando fui il portiere meno battuto d’Italia”

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Tra gli ex di Sicula Leonzio-Catania figura il “baby” Christian Biondi, portiere catanese classe 1998 prodotto del vivaio rossazzurro e per qualche giornata nella prima parte della stagione 2016-17 il meno battuto d’Italia in casacca bianconera. Attualmente in forza all’Acireale in Serie D, lo abbiamo contattato telefonicamente in vista del match di Lentini.

Allora Christian, sfogliamo l’album dei ricordi. Cominciando dal Catania…
“Sono catanese, Catania è anche la mia squadra del cuore ed è normale che contro la Leonzio farò il tifo per i rossoazzurri. E’ sempre un sogno andare a giocare nella squadra in cui sei nato. Qualche rimpianto naturalmente c’è per non avere avuto la chance di giocarmi tutte le mie carte lì, ma va bene così. Ho incontrato talmente tante persone che mi hanno aiutato lungo il percorso di crescita… Non faccio nomi di ragazzi ed allenatori, sarebbe troppo riduttivo citarne uno in particolare. Li ringrazio tutti quanti singolarmente”.

Quali i momenti più significativi della tua esperienza in rossoazzurro?
“Quando ero nella Berretti, l’anno tra gli Allievi e la Berretti, approdando nella semifinale nazionale. In particolare incontrando da vicino il Papa vedendo la Santa Messa. Una giornata indimenticabile. Purtroppo il nostro cammino s’interruppe avendo trovato un Arezzo molto più esperto di noi, fisicamente hanno prevalso loro. Un pò di rammarico c’è ma è stata comunque un’avventura esaltante”.

Alla Sicula Leonzio, invece, com’è andata?
“Ho vissuto un momento bellissimo quando ero il portiere meno battuto d’Italia. Stavo facendo bene io e tutta la squadra nel complesso. Quando la difesa non prende gol il merito non è esclusivamente del portiere ma di tutti, vuol dire che si è fatto un buon lavoro collettivo. Esperienza molto positiva che mi ha fatto approcciare bene al mondo dei grandi, ben diverso dal settore giovanile. Ho trovato una struttura dirigenziale ed organizzativa di livello ed è raro, di questi tempi. Molti club hanno difficoltà a livello strutturale, invece la Leonzio è una società solida e stabile che ti supporta in tutto”. 

Che idea ti sei fatto di questo campionato di Serie C?
“Campionato un pò particolare. Il Catania ha pagato il caso ripescaggi ed il fatto di giocare molte partite ravvicinate. Già virtualmente in B, ti sei ritrovato a fare un campionato diverso recuperando tante partite e non è facile dal punto di vista psicologico e fisico. Questo ha inciso molto sui problemi del Catania, però secondo me il discorso è ancora aperto. Tutti possono dire la loro. E non dimentichiamo che il Catania ha ancora una partita da recuperare. Secondo me La Juve Stabia non è destinata ad ammazzare il campionato, almeno lo spero (ride, ndr)”.

Grandissima partita in Coppa Italia contro una squadra di Serie A e poi il flop a Bisceglie, come te lo spieghi?
“In C c’è un qualità diversa, ritmi diversi. Lo scenario cambia e la qualità passa in secondo piano. Col Sassuolo puoi giocare a calcio, trovi una squadra che ti lascia giocare, si apre. La C invece è un campionato molto più rude, sono tutti lì che difendono dietro la linea della palla e ripartono pericolosamente. Si sviluppano così le partite, specialmente quando sanno di affrontare il Catania. In Serie D è ancora peggio perchè il tasso tecnico si abbassa ulteriormente, l’aspetto agonistico fa la differenza in queste categorie dove non c’è spazio per lo spettacolo. Sono pochissime le formazioni che vanno ad imporre il proprio gioco”.

Fischi dei tifosi contro la Virtus Francavilla nonostante la vittoria, te li aspettavi?
“Al tifoso catanese non interessa solo il risultato. Vuole che la squadra dia tutto in campo, non importa se vince o perde. Quando ritengono che il Catania non dà il massimo, fischiano. I fischi me li aspettavo conoscendo la tifoseria. Però in questo caso sono stati ingiusti perchè soprattutto in un momento di difficoltà la squadra va aiutata. Fischi ci sono stati anche in occasione del rigore di Lodi. In quei momenti secondo me sarebbe giusto aiutare il più possibile i giocatori che sono in difficoltà dal punto di vista fisico ed atletico”.

Nella recente sconfitta del Catania a Bisceglie una papera di Pisseri ha inciso in misura decisiva. Cosa ti senti di dire al portiere etneo?
“Pisseri deve stare tranquillo, sono cose che possono capitare. Non è il primo e non sarà l’ultimo a sbagliare. Pisseri è bravo, non c’è niente di cui preoccuparsi, sa quello che fa. Può succedere di sbagliare, l’importante è reagire con serenità e la consapevolezza che s’impara sempre dagli errori commessi”.

Si ringrazia Christian Biondi per la gentile concessione dell’intervista.

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