Parziale turnover in casa rossoazzurra a Reggio Emilia contro il Sassuolo e Coppa Italia onorata fino in fondo. Peccato per alcune fatali ingenuità difensive commesse. Mister Andrea Sottil ha dato la possibilità anche a chi ha giocato meno di dire la propria, accettando il confronto con un avversario di Serie A. Nessun timore, prova di grande personalità e maturità da parte di tutti. Ma è opportuno citare in particolare i nomi di Joel Baraye, Fran Brodic e Federico Angiulli. Avevamo ricavato la sensazione che Angiulli fosse principalmente da considerare il vice di Francesco Lodi nel 4-2-3-1. In effetti contro il Sassuolo l’ex giocatore della Ternana ha agito sulla trequarti di campo, con Lodi in panchina. Un Angiulli che ha partecipato costantemente alla costruzione della manovra contribuendo ad alimentarne precisione e vivacità. Giocate rapide, veloci, avvolgenti in piena sinergia con la squadra provando anche ad impensierire il portiere neroverde Pegolo. Davvero grande protagonista, così come Baraye che, sulla corsia di sinistra, ha spinto con regolarità agendo peraltro bene in copertura.
Sembrava un indiavolato in quel settore di campo. Menzione speciale merita, poi, il promettente croato Fran Brodic. Mister Sottil lo ha collocato nella posizione di esterno offensivo mancino servendo palloni deliziosi per i compagni, convergendo efficacemente e trovando parecchi spunti interessanti. Da uno di questi è nato il gol del momentaneo 1-1. Impiegato pochissimo in campionato, adesso che Cristian Llama ha riportato l’ennesimo infortunio muscolare, Brodic sarà un’arma in più a disposizione del Catania. I rossoazzurri ripartono da una brillante prestazione che deve fortificare la squadra in ottica campionato. Adesso testa al Bisceglie. Non snaturando la propria identità e mentalità ma, al tempo stesso, senza dimenticare l’abito giusto da indossare in C. Perchè, in questa categoria infernale, l’agonismo e l’aggressività fanno sovente la differenza.
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