Autore del gol valido per il definitivo 2-0 contro il Monopoli, il centrocampista del Catania Federico Angiulli commenta in Sala Stampa la preziosa vittoria. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Da quando sono qui ho sempre giocato da mezzala. Esprimendomi nella mediana a due ho fatto solo pochi minuti, poi il trequartista con la Leonzio ed a Reggio Emilia in Coppa Italia. Io mi trovo bene ad esprimermi come mezzala ma, se il mister ritiene opportuno, posso ricoprire anche gli altri ruoli trovandomi comunque a mio agio. Se non ho giocato spesso, la colpa è mia. Faccio mea culpa ma c’è gente forte in rosa, lo so, l’importante è farsi trovare pronti quando arriva il momento di essere chiamati in causa. Era fondamentale finire l’anno bene, il Monopoli è squadra che dà fastidio a tutti. Vittoria importante, risultato sbloccato su calcio piazzato. Loro sono bravi a ripartire e noi a gestire il vantaggio e chiuderla. E’ stata una gara giocata a viso aperto. Scalpitavo per entrare perchè capivo che fosse una partita bella da giocare perchè c’erano spazi, ed a me piace inserirmi. Siamo contenti di avere vinto un match bello e difficile”.
“Adesso siamo a -9 dalla vetta con una partita da recuperare contro la Viterbese, che è squadra forte. Non facciamo calcoli però. Vincere questa gara ci ha tolto un peso. Essere dietro ci fa giocare un pò più leggeri sapendo che la Juve Stabia sta facendo un grande percorso, ma guardiamo a noi stessi. Nei prossimi mesi vedremo se saremo tanto bravi da raggiungerli e superarli in classifica. Manneh? E’ molto forte. Ha tante qualità, ogni tanto si estranea dalla partita. Lui stesso non sa ancora quanto può diventare forte ed il potenziale enorme di cui dispone. Deve sfruttare appieno le potenzialità, ogni tanto bisogna telecomandarlo perchè è giovane ed è giusto così”.
“Striscioni a sostegno dei terremotati da parte dei tifosi del Monopoli? Io il gol, mentre la squadra dedica la vittoria alla gente di Catania che non ha attraversato momenti facili. I sostenitori biancoverdi hanno mostrato rispetto, ma questa cosa deve diventare la normalità in Italia. Alla fine, per quanto sia importante a livello di sentimento questo sport e trascini la gente, il calcio è pur sempre un gioco. Non va dimenticato. E’ giusto avere rispetto per la gente meno fortunata, il calcio non deve significare violenza e morte”.
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