Andrea Russotto, doppio ex di Catania e Catanzaro ora in forza alla Sambenedettese, parla delle due piazze e delle difficoltà che presenta il campionato di Serie C. Lo fa telefonicamente a NetClub, programma radio di Puntonet. Ecco quanto si legge su ‘uscatanzaro.net’:
“Sono arrivato a Catanzaro in un momento difficile, la mia carriera era in stand-by. Il Catanzaro mi ha rilanciato e sono molto legato alla società e alla città che mi hanno dato tantissimo. Ogni volta che sento parlare di Catanzaro il mio cuore si accende. Anche a Catania sono legatissimo. In Sicilia ho trovato la mia compagna e mio figlio è nato lì. Catania la sento un po’ la mia città. Vivendo tanto tempo in un luogo e in una realtà importante, lasciarla è stato difficile perché lì è rimasta una parte del mio cuore”.
“Sicuramente c’è differenza tra i gironi. Il girone C è difficilissimo, ma anche il nostro girone è molto impegnativo. Non esistono risultati scontati come lo erano una volta, ormai non è facile affrontare nessuno. Nel girone C sicuramente i campi sono più caldi, al Sud la gente la vive diversamente ed è difficile affrontare uno stadio intero. Ricordo che a Catania in semifinale playoff contro il Siena c’erano 21 mila persone. Anche a San Benedetto, pur non essendo al Sud, il pubblico è pazzesco. Si vive molto di calcio e la piazza merita di più”.
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