L’allenatore del Potenza Giuseppe Raffaele, fresco di vittoria contro il Catania, ha cambiato volto alla squadra lucana. Ne parla in una curiosa intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com. Ecco di seguito un estratto:
“Per me è impensabile che un calciatore non si diverta quando gioca o si allena: devi sempre ricordarti di quel bambino che calciava il pallone sotto casa con la porta come garage, immaginando il tombino per strada come il dischetto del rigore. Se ti diverti, e lo fai seriamente, allora giocherai anche bene. Il calcio è vita, nel senso che è proprio vivo: devi saperlo ascoltare, perché ti parla. Contro il Catania ho infatti pensato che l’unico modo per poter vincere era aggredire l’avversario, minando così la sua certezza e rafforzando le sicurezze nei nostri mezzi. Non vivo di dogmi, tantomeno di quelli di tipo tattico. I giocatori che ho a disposizione devono vestire l’abito che meglio sentono di indossare. E io devo essere solo un buon ‘sarto’”.
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