Sandro Pochesci, ex allenatore – tra le altre – di Ternana e Fondi, analizza la crisi del calcio italia soffermandosi anche sull’introduzione delle seconde squadre, ai microfoni di tuttoc.com:
“Purtroppo quello che avevo detto si è verificato, anche sotto l’aspetto di un calcio malato a causa di una classe dirigenziale che ha portato allo scempio, ai campionati falsati di B e C. Ma si va avanti, e io confido nei nuovi presidenti, che rispetto a quelli del passato sono uomini di calcio, dal declino portato da Tavecchio si può solo risalire. Non siamo gli inventori del calcio, ma prima ci rispettavano tutti, poi è stato il caos. Chi gestisce solo per i propri interessi, e le persone son sempre le stesse, deve essere cacciato. I campionati vanno fatti con delle regole che tutti devono rispettare e che nessuno deve stravolgere a proprio piacimento altrimenti a pagare sono società sane come l’Entella. Ma prima ancora di questo servono le strutture e i centri sportivi di proprietà”.
“Seconde squadre? Solo la Juventus ha aderito e per altro con una formazione di stranieri e over, tanto valeva ripescare squadre come Taranto o Messina che fanno 12mila spettatori allo stadio. La Juventus vuole la Serie B per i contributi, così non si sta valorizzando nessuno. Le U23 devono nascere per dare poi i giovani alle Nazionali U19, U20 e U21. Le big possono aiutare il calcio solo se accettano di far giocare sempre almeno tre giocatori della Primavera, da formare. Porto l’esempio di Plizzari, classe 2000 del Milan che avevo a Terni, con me 23 presenze, ora fa il quarto ai rossoneri. Come è possibile? E come si fa a formare così i giovani?”.
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