Ostacolo Matera sulla strada del Catania. Nuova proprietà, nuovo assetto dirigenziale, nuova squadra e guida tecnica. Squadra lucana profondamente rinnovata che occupa il terz’ultimo posto nel girone C a quota 3 ma, in realtà, i punti acquisiti sul campo sono 11. Pesa la penalizzazione inflitta (-8) per inadempienze amministrative. La squadra allenata da Eduardo Imbimbo, dopo avere a lungo giocato con il 3-5-2, da qualche tempo adotta il 4-4-2. Modulo, questo, che sembrava garantire un equilibrio maggiore tra i reparti. Materani con un ruolino di marcia di tre vittorie, due pareggi e sconfitte. 15 le reti subite e solamente 9 i gol all’attivo, ma il Matera attraversa un buon momento di forma che ha restituito entusiasmo all’ambiente.
La formazione di Imbimbo venderà cara la pelle, se la giocherà fino in fondo provando a limitare al massimo la soglia di errore. Passando ad analizzare il reparto arretrato, a guidare i pali sarà Farroni che arriva dal L’Aquila. A guidare la linea difensiva che dovrebbe essere confermata a quattro, Risaliti che sta dimostrando di ricoprire efficacemente sia il ruolo di centrale che di terzino destro. Un pò come l’italo-sudamericano Sepe, avente trascorsi al Catanzaro ed all’Akragas. Punto di riferimento si conferma il sempreverde Stendardo, fratello dell’ex Catania Guglielmo.
In mezzo al campo spiccano le qualità di Luzayadio Bangu che eccelle in quanto a visione di gioco, dribbling, inserimenti senza palla e con un buon fiuto del gol. Ne sa qualcosa lo stesso Catania che, nella stagione 2016-17, subì la rete di Bangu che valse un pareggio beffardo contro la Reggina in Calabria. Dovrebbe essere affiancato da Roberto Grieco, figlio dell’ex centrocampista rossoazzurro Vito, attuale allenatore della Pro Vercelli. Grieco è un ragazzo interessante sia in fatto di produzione del gioco che d’interdizione. Sugli esterni, occhio alla vivacità di Triarico e Ricci, quest’ultimo attuale bomber biancazzurro con tre gol all’attivo.
In avanti fanno comodo i centimetri e l’esperienza di Plasmati, in ballottaggio con Corado, punta reduce da un paio di stagioni non proprio esaltanti ma profilo discreto per la categoria. Uno dei due dovrebbe fare coppia con Orlando – punta potente e al tempo stesso agile – o il guizzante Scaringella, che vede spesso la porta e nella passata stagione siglò la sua prima tripletta in carriera con la maglia della Fidelis Andria, lo fece nello spazio di 6 minuti. Attenzione al Matera, dunque, squadra con alcune individualità di spicco e nel complesso giovane che punterà forte sull’aggressività e la freschezza atletica di un gruppo umile e compatto.
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