MATERA – CATANIA: Plasmati e Garufi ritrovano i rossoazzurri, sfogliando l’album dei ricordi…

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Gianvito Plasmati
L'esperto attaccante Gianvito Plasmati, qui con la maglia del Catania.

Gianvito Plasmati e Sergio Garufi, entrambi ex attuali del Catania. Martedì ritroveranno proprio quei colori rossoazzurri che tanto hanno significato per loro. A cominciare dal Gigante di Matera. Plasmati ha ritrovato la via del gol poco tempo fa, all’esordio con la squadra lucana e non lo faceva dal 2016, quando militava proprio tra le fila etnee. Ma la sua esperienza catanese ha conosciuto varie tappe. Iniziando nell’estate 2006, con l’A.D. Lo Monaco che lo acquista dopo una prolifica annata alla Fidelis Andria.

Poi le esperienze in prestito a Crotone, Foggia e Taranto prima del ritorno a Catania. Episodi indelebili come l’assist a Izco in occasione della storica vittoria rossoazzurra contro la Juventus a Torino nella stagione 2009-10, le reti di testa siglate ancora al cospetto della Vecchia Signora (in trasferta) e dell’Inter di Mourinho (a Milano), primi ed unici gol in Serie A. Plasmati deve molto al Catania, successivamente è stato ceduto in prestito all’Atalanta rientrando alla base nell’estate 2009.

Poi l’addio dovuto ad incomprensioni con Lo Monaco, le stesse che gli hanno negato la firma sul rinnovo contrattuale già pronto al termine della turbolenta stagione 2015-16, con il Catania in Lega Pro che ottenne in extremis la salvezza e Plasmati autore di tre reti importanti con Akragas, Cosenza e Lupa Castelli Romani. Svincolatosi, l’attaccante ha affrontato il Catania da avversario nel derby di Messina vinto dai rossoazzurri con Mario Petrone in panchina e Cristiano Lucarelli seduto su quella peloritana.

Per quanto riguarda Garufi, invece, il centrocampista giarrese classe 1995 cresciuto nelle giovanili rossoazzurre ha collezionato 7 presenze in Serie B, 8 in A con il club dell’Elefante. Soprattutto in cadetteria avrebbe avuto la possibilità di giocare con maggiore frequenza ma causa infortuni e scelte tecniche questo non avvenne. Garufi, poi, lasciò la Sicilia indossando le casacche di Santarcangelo, Feralpisalò, Catanzaro, Luca Roma e Reggina prima di approdare a Matera.

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