Nota ufficiale FIGC
“Non siamo all’anno zero, ma c’è molto da fare”: in occasione del 3° Forum Sport & Business organizzato da 24ORE Eventi in collaborazione con Il Sole 24 ORE e con il patrocinio del Coni, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha introdotto con questa frase una serie di argomenti che costituiscono gli obiettivi della Federazione secondo il programma presentato in sede elettorale. Innanzitutto la sostenibilità del calcio a 360 gradi: non solo economico-finanziaria, ma anche il valore delle competizioni sportive, il miglioramento della fruibilità delle strutture e la valorizzazione dei settori giovanili.
“Vogliamo un calcio sostenibile – ha proseguito il presidente – partendo da concetti positivi come l’adeguatezza dei costi gestionali del sistema, la qualità dei giocatori, la capacità formativa dei nostri tecnici e l’accoglienza dei nostri stadi. Settori giovanili
e infrastrutture sono due pilastri su cui si dovrà rilanciare il movimento”.
Un tema caldo è quello relativo alla sostenibilità, in particolare per quanto riguarda il rispetto delle regole per le iscrizioni ai campionati: “Sicuramente – ha proseguito Gravina, rispondendo alle domande del giornalista Giacomo Capuano – serve più attenzione, meno regole grigie e più certe. L’idea di istituire un nuovo codice di giustizia sportiva legato ai controlli credo sia un atto doveroso ed è già stato avviato”.
Il presidente si è soffermato a parlare delle novità che vuole introdurre (licenze nazionali e attività CO.VI.SO.C.), semi professionismo, rating, impianti e credibilità finanziaria del sistema. “Il primo atto che presenteremo al prossimo Consiglio Federale sarà la bozza del codice per i controlli e per le licenze nazionali. Entro il 31 dicembre pubblicheremo il comunicato ufficiale. Con la riforma, entro il 24 giugno tutte le società devono presentare i documenti per l’iscrizione al campionato, poi ci saranno quattro giorni di tempo per eventuali appelli”.
Altro tema delicato legato alla sostenibilità del calcio è quello relativo a chi lo rappresenta: “Le penalizzazioni danno una brutta immagine e danneggiano lo stesso mondo del calcio, che invece deve essere credibile anche per quanto riguarda i suoi uomini. Ho chiesto alle società una lettera di ‘patronage’ sulle condizioni economiche del club, ci sarà poi un casellario di onorabilità per escludere dal nostro mondo soggetti che hanno avuto determinati condanne, squalifiche o fallimenti del nostro mondo. Spacciatori di interessi che conosciamo bene”.
Sulla riforma del professionismo, infine Gravina sottolinea: “Siamo con la Russia, l’unico paese ad avere tre livelli di professionismo, un sistema ormai anacronistico. Con il sottosegretario Giorgetti stiamo iniziando a lavorare su una riforma, l’obiettivo è arrivare a 40 società professionistiche tra A e B e 60 semiprofessionistiche in Lega Pro”.
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