Abbiamo contattato il collega Davide Soccavo di ‘StabiaChannel.it’ per saperne di più sul mondo Juve Stabia, in vista dello scontro diretto con il Catania. Sabato dovrebbe recuperare Marzorati, mentre è confermata l’assenza dell’attaccante Canotto. Si parla di questo e molto altro nell’intervista esclusiva di seguito riportata:
Migliore attacco e una delle migliori difese del girone, quale il segreto di questa Juve Stabia?
“La Juve Stabia si basa molto sull’esperienza. Non si tratta di un segreto, i gialloblù l’hanno saputo dimostrare sul campo, imponendo il proprio gioco e commettendo pochi errori. I ragazzi continuano ancora a sudare la maglia ed ognuno di loro è desideroso di dare il meglio di sé. Questi sono alcuni degli elementi principali che spingono il giocatore a dare il massimo in campo”.
Nello scorso campionato la Juve Stabia ha dato “fastidio” a parecchie avversarie, quest’anno dove vuole arrivare?
“Nessuno di noi ritiene la Juve Stabia una squadra né da metà classifica, né da promozione, ma questo non ha importanza. L’obiettivo primario delle vespe è fare un campionato dignitoso, lavorando sodo e senza mai montarsi troppo la testa. Solo alla fine sapremo quale sarà il premio che ci spetta. Di sicuro il Catania è una delle squadre che le vespe temono di più, ma, se è vero che siamo considerati una squadra importante, dovremo comportarci di conseguenza e la partita di sabato potrebbe essere l’occasione giusta per dimostrarlo”.
Juve Stabia a +5 sul Catania in classifica, quanto varrebbe l’eventuale vittoria in ottica primo posto?
“Un’eventuale vittoria farebbe senza dubbio da morale, oltre a mandare in visibilio i tifosi locali. Un possibile sorpasso in classifica sarebbe una grande soddisfazione per tutti, ma niente di più, niente di meno. C’è ancora molto da lavorare. Il campionato è lungo e, archiviato il big match contro il Catania, le vespe saranno impegnate nel turno infrasettimanale con la Viterbese durante il quale, a causa del poco tempo a disposizione per allenarsi, conteranno molto le forze fisiche”.
Da Cristiano Lucarelli ad Andrea Sottil. E’ la scelta giusta per il Catania in panchina?
“Difficile dirlo. L’anno scorso Lucarelli ha fatto molto bene con gli etnei, perdendo immeritatamente contro il Siena alle semifinali dei play-off e, nonostante Sottil abbia anche lui molta esperienza alle spalle, le due sconfitte dei siciliani hanno lasciato l’amaro in bocca, oltre a qualche dubbio sul suo conto. Ovviamente non dubito della bravura dell’ex tecnico del Siracusa che, a parer mio, conosce molto meglio di Cristiano i suoi avversari”.
Quali giocatori della Juve Stabia farebbe bene a temere particolarmente il Catania?
“Se non fosse stato per l’infortunio subito durante il match contro la Cavese, avrei subito detto Canotto. Purtroppo l’attaccante non ci sarà sabato, ma la Juve Stabia ha comunque una solida difesa, retta da Magnus Troest, giocatore ex Novara di grande esperienza, e da Lino Marzorati, un’autentica muraglia. E poi c’è Daniele Paponi che, quando è al top della forma, può seriamente infastidire la retroguardia avversaria e lo si è visto nella precedente sfida contro gli aquilotti”.
Girone C, il Rende occupa attualmente la vetta della classifica. Secondo te potrebbe essere considerato in lotta per i piani alti e come vedi le altre concorrenti?
“Anche se non è saggio guardare in questo momento la classifica ed i biancorossi si trovano lì in cima, c’è un valido motivo. Il Rende è una compagine che lavora molto sul gioco di squadra, ma ha i suoi punti deboli. Lo si è dedotto, per esempio, dalla sconfitta al Menti proprio contro la Juve Stabia risalente all’inizio di ottobre. Ciononostante, è evidente che coloro che sottovalutano il Rende commetterebbero una grossa leggerezza”.
Catania con due battute d’arresto nell’ultimo periodo. Segnali d’allarme o semplici incidenti di percorso?
“Credo che la risposta al problema sia in entrambe le possibilità. Una sconfitta deve servire da lezione, in quanto ti mette in guardia sugli errori da correggere quanto prima possibile. Una sconfitta, anche se chi gioca ha dato il massimo, ci può stare. Nessuno lo mette in dubbio. L’importante è non trascurare le proprie lacune, non esaltarsi troppo e soprattutto saper reagire”.
Quale undici titolare dovrebbe opporre mister Caserta al Catania?
“E’ probabile che mister Caserta adoperi il solito 4-3-3 con Branduani tra i pali, seguito dalla linea difensiva formata da Marzorati e Troest centrali, Aktou e Vitiello sulle fasce. La linea di centrocampo sarà composta da Viola, Mastalli e Carlini. Di Roberto, Paponi e Melara formeranno il trio d’attacco che dovrà calciare la palla in rete, in assenza di Canotto. Sarà battaglia vera, una sfida tra squadre d’alta classifica”.
Si ringrazia il collega Davide Soccavo per la gentile concessione dell’intervista.
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