In ottica Catania-Siracusa la nostra redazione ha avuto il piacere di contattare il collega di ‘SiracusaNews.it’ Giulio Perotti, ricavando informazioni ed impressioni sulle due squadre che si affronteranno mercoledì sera allo stadio “Angelo Massimino”.
Quali i motivi delle dimissioni di Beppe Pagana?
“Ambiente e risultati penso sia la risposta migliore. Fin dalle prime uscite le prestazioni del Siracusa non hanno convinto prima di tutto i tifosi, poi è ovvio che le cinque sconfitte, alcune con prestazioni ben al di sotto della sufficienza, hanno influito con le dimissioni dell’ex tecnico azzurro”.
Il Siracusa ha evidenziato segnali di ripresa nelle ultime gare di campionato. Con quale spirito affronterà il Catania secondo te?
“Nelle ultime due uscite, vista le settimane non semplici, la squadra ha dimostrato di avere carattere e un miglior fraseggio in fase di possesso. Penso che da qui si debba ripartire, anche se il derby è una partita sempre particolare”.
Catania incappato nella prima sconfitta stagionale. Incidente di percorso o potrebbe essere un campanello d’allarme?
“Credo che quest’anno, più dei precedenti, il Catania abbia tutto per vincere il campionato. Le vicende extra calcistiche hanno indubbiamente penalizzato i rossoazzurri, costringendoli ad una continua rincorsa, ma credo che la sconfitta di Potenza sia solo un piccolo e fisiologico incidente di percorso”.
Poco entusiasmo nell’ambiente aretuseo. C’è scetticismo sulla nuova proprietà?
“Mi rifaccio alle parole dette dall’Ad Santangelo ieri in occasione della presentazione del nuovo tecnico. C’è lo scetticismo naturale che esiste tra due persone (ambiente e nuova società) che ancora si conoscono poco. Per fortuna però la situazione pare volgere verso il sereno”.
Si registra qualche defezione nella squadra di Pazienza?
“Al momento sono tutti a disposizione del nuovo mister, compresi gli ultimi arrivati Simone Russini e Luca Bruno. Speriamo non ci siano spiacevoli novità dell’ultima ora”.
Chi potrebbe essere l’uomo-derby nelle due formazioni?
“Per il Catania possono essere in molti, ma dico Marotta. Per il Siracusa Vazquez perchè lo ritengo un attaccante di ben altra categoria”.
Che ricordo ha lasciato Sottil alla piazza aretusea?
“Ottimo. Una Lega pro vinta sul campo se il Siracusa non fosse stato penalizzato di 5 punti. Una serie D vinta con il ritorno tra i professionisti dopo 4 anni e gli spareggi promozione raggiunti l’anno dopo attraverso un bel gioco. Direi che è abbastanza”.
Obiettivi stagionali. Dove possono arrivare Catania e Siracusa?
“Credo e in parte spero che il Catania si riprenda sul campo la serie B, sarebbe la giusta conclusione di tutto quello che è accaduto negli ultimi mesi. Per il Siracusa penso vada bene una salvezza serena e un piazzamento di metà classifica”.
Si ringrazia per la gentile concessione dell’intervista il collega Giulio Perotti di SiracusaNews.it.
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